Uno schiaffone alla feccia europeista! I nostri applausi agli elettori dell’Alto Adige: i pennivendoli rossi stanno iniziando a frignare

In Alto Adige siamo al tracollo definitivo degli ideali progressisti ed europeisti
di Simonetta Lucchi per Huffpost

La popolazione di lingua italiana diminuisce e quasi non vota. Dal boon dei no vax al successo del movimento ideato dalla “pasionaria” Eva Klotz che da sempre ā€œsognaā€ la scissione dall’Italia

Belle giornate in Alto Adige, tra il giallo e rosso del fogliame, ma grande scoramento e preoccupazione in gran parte della popolazione residente. Come era prevedibile dalle proiezioni, si puĆ² forse confermare che siamo alĀ tracollo definitivo degli ideali progressisti ed europeisti? All’ indomani del giorno delle elezioni provinciali in questo inquieto territorio, occorre riflettere attentamente.
Sulla vittoria netta delle destre e dei partiti separazionisti e inneggianti alla divisione etnico-linguistica. Con buona pace di Alexander Langer e tutti i ponti che si dovevano costruire. Tra proteste piĆ¹ o meno rumorose nelle scuole in lingua italiana – circa il 20% del totale – e piĆ¹ rare proteste di docenti delle scuole in lingua tedesca ma in anonimato, anzi, affidate ad attori.

Commedia, veritĆ ? La scuola ĆØ, ancora, un luogo di confronto ed incontro. Anche se rigorosamente divisa in tre blocchi etnico-linguistici fa oltre trent’anni. In cui rimane per qualcuno la volontĆ  di creare una “magnifica convivenza”, come ci si ostina a definire questo vivere oscillando tra continue provocazioni, commedie e video rap dal titolo “Mamma Tirol”, divertenti per i piĆ¹, tragiciĀ  per altri, tra slanci sempre piĆ¹ flebili di generositĆ  e ecumenismo, il tutto condito in salsa bolzanina di denari pubblici e privati che hanno coperto tutto, indistintamente.

Bello, certo, finchĆ©.. la popolazione di lingua italiana diminuisce e quasi non vota. O sempre di meno. La popolazione di lingua tedesca e ladina rimane fedele al partito di sempre, la SĆ¼dtiroler Volkspartei, che perĆ² per la prima volta subisce un netto calo. Forse dovuto all’idillio con il governo Meloni, in ogni caso, romano, ed il lupo presente nelle leggende fondative non piace proprio. FdIĀ intercetta il voto prevalente del confuso gruppo etnico italiano con il 6% dei consensi e 2 consiglieri. I Verdi, teoricamente eredi del lascitoĀ langeriano, partito trasversale ma legato prevalentemente alla comunitĆ  di lingua tedesca, a due giorni dal voto “congelano” un loro cavallo di battaglia, la proposta di una scuola bilingue e non piĆ¹ divisa etnicamente, “se governeremo”. Cavallo poveretto giĆ  piĆ¹ volte scongelato e ricongelato negli anni, ormai stremato.Scrutinate a Bolzano tutte le 491 sezioni, la Svp ottiene infine il 34,5%, in calo di sette punti percentualiĀ  (-7,4%) rispetto a 5 anni fa, e 13 consiglieri provinciali (da 15). La seconda e la terza forza in consiglio provinciale sono il Team K (11,1%), in piena opposizione alla Svp e lista mistilingue, e la Suedtiroler Freiheit (10,9%), il movimento ideato dalla “pasionaria” Eva Klotz che da sempre ā€œsognaā€ la scissione dell’Alto Adige-Suedtirol dall’Italia – salita agli onori per il vitalizio di 946 mila euro frutto della legge della regione autonoma-, entrambi con 4 consiglieri, raddoppiati in cinque anni

I Verdi crescono (9%, 3 consiglieri), mentre FdI vola e diventa la prima forza di lingua italiana con il 6% dei consensi e 2 consiglieri in tutto. Nel 2018 si fermĆ² all’1,7%.

Si registra senza sorpresa il boom della lista no vax guidata dall’ex comandante degli Schuetzen, Wirth Anderlan che ĆØ al 5,9% e 2 consiglieri. I Die Freiheitlichen, altra lista con posizioni estremiste, ottiene il 4,9% e 2 consiglieri.

Il partner di coalizione della Svp, la Lega, crolla al 3% e avrĆ  solo un rappresentante. Scende anche il Pd dal 5,1% al 3,5% e 1 consigliere. Apprezzabile il successo anche della lista no-vax Vita; altre, non pervenute.

Comunque i boom sono sempre preoccupanti in una provincia in cui di botti se ne sono avuti veramente, con tanto di numerose vittime, non molti anni fa. D’altra parte, se si dimentica, che fare? Le corte memorie non consentono l’elaborazione, da qualsiasi parte. In qualsiasi lingua. SarĆ  molto difficile formare questa giunta: si brinderĆ , nei giorni dei Toerggelen, agli “eredi della solitudine”, piĆ¹ oggi, di ieri.

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