Meloni al Cairo: “La difesa di Israele, non diventi vendetta. Attenti alle trappole di Hamas”. Con Abu Mazen parla della soluzione dei “due Stati” e poi vola a Tel Aviv
tratto da La Stampa
La premier alla conferenza di Al Sisi: «Soluzione dei due Stati in tempi rapidi». Poi il bilaterale con Abu Mazen
DALL’INVIATO AL CAIRO. Giorgia Meloni fa un appello alla conferenza di pace del Cairo: «La crisi di Gaza non si trasformi in una guerra di civiltà. L’Italia è pronta per lavorare alla soluzione dei due popoli». E poi, dopo aver condannato duramente Hamas, si rivolge a Israele: «La difesa non diventi vendetta». Siamo in una fase embrionale, sicuramente non risolutiva e a forte rischio di ambiguità. Ma il governo italiano ha deciso di esserci. Il messaggio che la premier vuole fare passare è che l’attacco di Hamas, prima ancora che Israele, ha come target i Paesi arabi che hanno tentato di normalizzare i rapporti. Che Occidente e mondo arabo non sono in conflitto, siamo tutti sulla stessa barca. Che l’obiettivo di Hamas non è difendere la Palestina, ma fomentare la jihad.
La premier, lasciato l’Egitto, si recherà in Israele, prima di tornare in serata a Roma. Accanto a Meloni ci sono decine di leader, soprattutto del mondo arabo e, intervenendo alla prima sessione dei lavori e chiede «di condannare senza ambiguità, le azioni terroristiche di Hamas». La presenza della presidente del Consiglio è stata in dubbio, ma, spiega lei, «era doveroso partecipare a questo vertice, l’Italia è il ponte del Mediterraneo». La premier riconosce che a questo vertice «le posizioni di partenza sono distanti. Ma tutti condividiamo gli auspici che la crisi non si trasformi in guerra di civiltà. Rendendo vani gli sforzi degli scorsi anni». Hamas, secondo Meloni «voleva questo: costringere Israele a una reazione dura. Non dobbiamo cadere in trappola di Hamas. È importante dialogare. Il terrorismo ha colpito il mondo musulmano, indebolendo le istanze dei suoi popoli».
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