Niente vaccino, stop stipendio. Ma il vigile ora vince il ricorso e il giudice inchioda il suo comandante collaborazionista: “Fu solo sciatteria gestionale”

Il giudice del lavoro dichiara illegittimo il provvedimento dell’ex comandante della polizia locale. L’ispettore capo Mariano Moresi sarà risarcito di 4mila euro. L’Ugl: “Vicenda inquietante”.

Stipendio non pagato all’ispettore della polizia locale prossimo alla pensione che non si era vaccinato contro il Covid, il giudice del lavoro Arianna Sbano dichiara illegittimo il provvedimento applicato dal vecchio comandante e fissa un risarcimento. La sentenza è del 5 gennaio scorso e adesso obbliga l’amministrazione comunale a rifondere una cifra pari a 4mila e 400 euro all’esperto funzionario della municipale dorica.

Mariano Moresi, assistito dall’avvocato Gianni Vitali, era stato sospeso dal lavoro dal 17 dicembre del 2021 fino al 31 gennaio del 2022 dopo un provvedimento firmato dall’ex comandante, Liliana Rovaldi. Era il periodo della pandemia e delle polemiche legate alle vaccinazioni e ai provvedimenti presi dai datori di lavoro nei confronti di chi decideva di non sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti-Covid. Non era stato il caso di Moresi, stando alla sentenza disposta dal giudice che ha compensato le spese legali tra le parti.

Sul caso si è espresso l’Ugl polizia e funzioni locali: “Nella precedente gestione del comando di polizia locale di Ancona, l’allora comandante – spiega Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl del settore – (Rovaldi, ndr.), aveva pensato bene di non pagare lo stipendio a coloro i quali, durante il Covid, non si erano potuti vaccinare, per vari motivi. Il caso portato all’attenzione dei giudici del lavoro, da parte di un nostro iscritto, l’ispettore capo Mariano Moresi ha invece evidenziato in modo incontrovertibile la correttezza comportamentale del nostro assistito e di contro la sciatteria gestionale dell’allora responsabile. Il caso ha messo in luce un assurdità che solo una leggerezza può giustificare. In sintesi il dipendente è stato sanzionato mentre si trovava a godere delle ferie, già da tempo autorizzate, in vista del pensionamento. Era noto a tutti al tempo che Moresi non sarebbe più tornato in servizio, con conseguente insussistenza di ogni rischio di contagio per sé e per gli altri. L’aspetto inquietante di questa vicenda, come di altre da noi attenzionate, è la superficialità con cui si è gestito questo problema mettendo a repentaglio la serenità e la dignità del nostro iscritto e di altri casi simili. L’altra faccia della medaglia è il costo economico per il processo, ora a carico degli anconetani, mentre chi ha sbagliato non pagherà nulla. L’unica consolazione è che l’attuale sindaco non ha rinnovato l’incarico del comandante. La nuova amministrazione non commetta gli stessi errori”.

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