Ci ha lasciato un mito del cinema mondiale: morto Burt Young, il Paulie della saga di “Rocky” e protagonista di decine tra film e serie tv che hanno fatto la storia

Addio a Burt Young, morto il Paulie della saga di “Rocky”
L’attore americano aveva 83 anni ed era stato tra i protagonisti accanto a Sylvester Stallone sin dal primo film

E’Ā mortoĀ a 83 anniĀ Burt Young.

Grande caratterista del cinema americano aveva guadagnato la popolaritĆ  soprattutto al ruolo di Paulie Pennino, nellaĀ saga di “Rocky, dove era stato tra i protagonisti sin dal primo film guadagnando spazio, nelle pellicole e nel cuore degli spettatori, capitolo dopo capitolo.Ā Sylvester StalloneĀ ha voluto ricordarlo con un post su Instagram. “Al mio caro amico Burt Young – ha scritto – eri un uomo e un artista incredibile. Mancherai moltissimo a me e al mondo”.

Burt Young ĆØ mortoĀ nella sua casa di Los Angeles. La sua morte ĆØ stata confermata al “New York Times dalla figlia, Anne Morea Steingieser, che non ha perĆ² rivelato la causa del decesso.

Nel segno di Burt Lancaster e Neil Young

Ā Nato a New York come Gerald Tommaso DeLouise il 30 aprile del 1940 da una famiglia di italo-americani, Burt Young ha intrapreso ben presto la carriera di attore, frequentando l’Actor’s Studio sotto la direzione di Lee Strasberg. Il nome d’arte se lo scelse unendo quello del suo attore preferito, Burt Lancaster, con quello del cantante del cuore, Neil Young.

Il ruolo nella saga di Rocky Balboa

Ā Dopo aver debuttato nel cinema nel 1970 con “Carnival of Blood” seguito nel 1971 da “La gang che non sapeva sparare”,Ā la prima occasione importante arriva per lui nel 1974 con “Chinatown” di Roman Polanski. Ma l’incontro che gli svolta la carriera ĆØ quello conĀ Sylvester Stallone e John G. Avildsen per il primo “Rocky”. Il regista nel 1976 lo sceglie per il ruolo di Paulie Pennino, fratello di Adriana, e futuro cognato di Rocky. Un ruolo che gli vale subito una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista ma che soprattutto lo mette nel cuore del pubblico. Da quel momento Paulie diventerĆ  un personaggio chiave nel prosieguo della saga, dando un tocco di umanitĆ  e di divertimento fino all’ultimo capitolo “Rocky Balboa”, del 2006.

Da “Chinatown” a “C’era una volta in America”, i film di Burt Young

Ā Ma Burt Young non ĆØ stato solo Paulie Pennino. Se prima di “Rocky” era stato un cliente corrotto dell’investigatore Jack Nicholson in “Chinatown”, negli anni 80 si ricordano le sue interpretazioni in “Il papĆ  di Greenwich Village”, nei panni di un mafioso e in “A scuola con papĆ ”. Sergio Leone poi lo aveva scelto per il suo capolavoro “C’era una volta in America”, dove interpreta Joe, referente di un potente boss italo-americano.

Da “M*A*S*H” fino ai “Sopranos”, volto della tv

Ā L’attore ha avuto anche numerose esperienze in serie tv di grande popolaritĆ  a partire da “M*A*S*H*”, nel 1973. Poi sono arrivate due stagioni nel poliziescoĀ “Baretta” accanto a Robert Blake. Una volta che il cinema ha preso sempre piĆ¹ spazio nella sua carriera non ha comunque abbandonato il mezzo televisivo, con comparsate in serie di grande successo: da “Miami Vice” a “Walker Texas Ranger”, da “Law & Order” a “Colombo”, fino ad arrivare ai “Soprano”.

Anna Morea, la figlia attrice

Ā Nata nel 1969, la figlia di Burt Young, Anna Morea, ha intrapreso anche lei la carriera di attrice. Nel 1995 hanno interpretato insieme a Los Angeles lo spettacolo teatro “A View from the Bridge”. Un’esperienza ha indubbiamente rafforzato il legame tra padre e figlia, che hanno unito i loro talenti su un palcoscenico.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic quiĀ >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato.

Previous Article

La suora francese che placca il Gretino sta facendo il giro del web: i disadattati pretendevano di far bloccare la costruzione di un centro ricreativo gestito dalle religiose

Next Article

Bloccano l'autostrada Torino-Milano e si incollano all'asfalto farneticando idiozie totali: anche oggi i fancazzisti pagati da Davos hanno bloccato tutto impunemente

Related Posts