Juventus, Nicolò Fagioli indagato dalla procura di Torino per scommesse illegali. Mesi fa Fabrizio Corona aveva dichiarato di aver saputo che aveva un milione di debiti a causa di questo ‘vizietto’

tratto da Eurosport

SERIE A – La procura di Torino ha aperto un fascicolo, Figc avvertita dal 30 agosto. Se la violazione del codice sportivo venisse accertata, il giocatore rischierebbe dal minimo dell’inibizione a una squalifica di tre anni.

Il centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, è indagato dalla Procura di Torino, che nei mesi scorsi ha acceso i riflettori su un giro di scommesse (sportive e non) su piattaforme online. Il classe 2001 originario di Piacenza avrebbe fatto accesso su alcuni siti illegali: ciò complica la sua posizione. Il fascicolo è in mano al pubblico ministero Manuela Pedrotta.
A rivelare l’indagine su Fagioli è La Stampa in edicola questa mattina. Il quotidiano torinese spiega che gli investigatori della squadra mobile di Torino hanno scandagliato gli accessi e incrociato dati e transazioni. Finendo per individuare anche gli utenti. Fagioli risulta iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri presunti scommettitori.
Il reato è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali. Generalmente si chiude con un’oblazione, ovvero il pagamento di una multa che estingue il reato. L’ordinamento federale invece fa esplicito riferimento alle scommesse: per i calciatori c’è l’obbligo di denuncia. Ma soprattutto: ogni tesserato ha l’esplicito divieto di scommettere in qualsiasi modo al fine di trarne profitto. La Figc sa tutto dal 30 agosto scorso. La segnalazione l’hanno inoltrata gli avvocati del calciatore. La procura sportiva di Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo d’indagine.

“VI È IL DIVIETO AI SOGGETTI DELL’ORDINAMENTO FEDERALE, AI DIRIGENTI, AI SOCI E AI TESSERATI DELLE SOCIETÀ APPARTENENTI AL SETTORE PROFESSIONISTICO DI EFFETTUARE O ACCETTARE SCOMMESSE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, ANCHE PRESSO SOGGETTI AUTORIZZATI A RICEVERLE, CHE ABBIANO AD OGGETTO RISULTATI RELATIVI AD INCONTRI UFFICIALI ORGANIZZATI NELL’AMBITO DELLA FIGC, DELLA FIFA E DELLA UEFA” [ARTICOLO 24 DEL CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA]

Se si verificasse l’effettiva attività di scommesse nel calcio – facendo fede all’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva – il giocatore andrebbe incontro a una sanzione prevista dall’inibizione o una squalifica fino a 3 anni. Più un’ammenda a partire da 25 mila euro. La Procura della Figc, già informata del procedimento, segue l’evolversi della vicenda con estrema attenzione.

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