Spunta un secondo testamento di Silvio Berlusconi: come prassi, ogni volta che muore un magnate arriva qualche sconosciuto che prova a spillare una parte del patrimonio dagli eredi

Il nuovo documento non olografo con firma attribuita al Cav è stato depositato a Napoli e dispone un maxi lascito a un imprenditore torinese. L’avvocato Grimaldi: “Formalizzata diffida ai figli dell’ex leader di Forza Italia”

Colpo di scena sull’eredità su Silvio Berlusconi: spunta un nuovo testamento che sarebbe stato sottoscritto dal Cav in Colombia. “Il  documento è stato depositato presso un Notaio italiano del distretto notarile di Napoli, il giorno 3 ottobre corrente, conferendogli piena validità per la legge italiana”, spiega in una nota l’avvocato Erich Grimaldi del Foro di Napoli, in qualità di legale e di procuratore generale del legatario torinese in Colombia, Marco Di Nunzio.

Chi è Marco Di Nunzio

Secondo quanto scrive il Quotidiano nazionale,  Marco Di Nunzio è un imprenditore del settore navale di 55 anni. E’ noto per essersi candidato sindaco a Sestriere nel 2010, militando per la Fiamma Tricolore. Un anno dopo ci provò anche a Torino, con la lista ‘Bunga Bunga’, che però non venne ammessa alle elezioni. Un nuovo tentativo in politica risale al 2013, quando scese in campo per la carica di governatore della Lombardia. Con Forza Juve- Movimento Bunga Bunga si presentò alle Comunali di Borgomasino, nel Torinese. Gli andò sempre male. Ha trovato invece il suo spazio in Colombia, dove Marco Di Nunzio è membro del Comites. I comites sono organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero in ciascuna circoscrizione consolare dove risiedono almeno tremila italiani.

“Formalizzata diffida ai figli del Cav”

L’avvocato Grimaldi spiega anche di aver “provveduto, dopo la pubblicazione, come da norma di legge, a formalizzare una diffida, concernente detti legati, alle residenze anagrafiche di ciascuno dei cinque figli della famiglia del Cavaliere, chiedendo l’immediata immissione nel possesso dei beni. Il testamento, che è stato anche apostillato dalla Cancelleria del ministero degli Esteri della Colombia, difatti, contiene indicazioni secondo le quali il legatario, signor Marco Di Nunzio, avrebbe diritto ad una parte dell’eredità del Cavaliere.

Il nuovo testamento è stato firmato in Colombia

Il documento notarile colombiano, stipulato il 21 settembre 2021 nello studio del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa a Barrio Espinal, in Colombia – sottolinea l’avvocato Grimaldi -, è divenuto quindi valido a tutti gli effetti e dovrà essere ufficialmente considerato e inserito obbligatoriamente nella pratica successoria di Silvio Berlusconi. A notifica avvenuta, i legati testamentari saranno, di certo, sottoposti al vaglio della famiglia del Cavaliere, del notaio Roveda e dello stesso Comitato direttivo della società Fininvest, in considerazione anche del 2 per cento delle azioni della relativa società quotata in borsa, assegnatogli da Berlusconi in sede testamentaria”.

Cosa prevedeva il testamento aperto a luglio

Il testamento che finora conoscevamo, quello aperto lo scorso luglio (3 fogli olografi) dal notaio Roveda alla presenza della famiglia Berlusconi, prevede la suddivisione dei beni del defunto tra i 5 figli (i maggiori Marina e Pier Silvio ottengono la parte più consistente) con donazioni a Marta Fascina (100 milioni), Paolo Berlusconi (100 milioni) e Marcello Dell’Utri (30 milioni). Donazioni che i figli del Cav hanno accettato di detrarre dalla loro fetta di torta, “in totale armonia in memoria di nostro padre”.

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