Mascherine, l’allucinante istruzione dell’Ufficio delle entrate: gli inutili stracci, per agevolare l’abitudine tra le caprette italiote saranno inserite tra gli sconti fiscali

Occhiali e mascherine, le nuove regole per gli sconti del Fisco
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per non fare errori
La spesa per gli occhiali nuovi, se si ĆØ utilizzato il Bonus Vista, puĆ² essere detratta solo per la parte eccedente a questo contributo. Le mascherine possono essere inserite tra gli sconti fiscali solo se sono dispositivi medici e hanno l’apposito marchio europeo. I tamponi fatti in farmacia valgono come detrazione anche se pagati in contanti, gli altri invece devono poter essere tracciabili e quindi vanno pagati con una carta.

L’Agenzia delle Entrate aggiorna le “istruzioni per i navigantiā€ e sulla webzine, cosƬ FiscoOggi ricorda le ultime novitĆ  in materia di salute e fisco che si possono trovare nella guida “Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie” aggiornata e pubblicata nella sezione “l’Agenzia informa”. Tra le principali novitĆ  c’ĆØ quella sull’acquisto di occhiali e lenti a contatto da vista. A tal proposito si ricorda che il Bilancio per il 2021 ha previsto, in favore di contribuenti appartenenti a nuclei familiari aventi un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 10mila euro annui, l’erogazione di un contributo di 50 euro (in forma di voucher una tantum) per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive.

Per chi nel 2022 ha ricevuto questo contributo (il “bonus vista”) la spesa detraibile da indicare in dichiarazione dei redditi ĆØ pari all’ammontare delle spese sostenute per l’acquisto degli occhiali da vista o delle lenti a contatto correttive al netto dell’importo del bonus stesso. Il vademecum accoglie anche le indicazioni per usufruire della detrazione Irpef della spesa sostenuta per l’acquisto delle “mascherine chirurgiche”, di quelle “Ffp2 e Ffp3” e anche per l’esecuzione di tamponi e di test per il Sars-Cov-2, eseguiti da laboratori pubblici o privati.

Per le prime, bisogna verificare se la singola tipologia di mascherina protettiva rientri fra i dispositivi medici individuati dal Ministero della salute e rispetti i requisiti di marcatura Ce. Per quanto riguarda, invece i tamponi la guida specifica che, ai fini dello sconto fiscale, l’obbligo di pagamento tracciato per tali spese sussiste solo se le prestazioni sono eseguite da strutture private non accreditate al Servizio sanitario nazionale. Per i tamponi e i test eseguiti in farmacia le spese sono detraibili anche se pagate in contanti, considerato che le farmacie (sia pubbliche sia private) operano in regime di convenzionamento con il Servizio sanitario nazionale. I tamponi rapidi di autodiagnosi, cioĆØ i dispositivi destinati a usi domestico, non sono compresi nell’elenco dei dispositivi di uso piĆ¹ comune emanato dal ministero della Salute. Pertanto, se il documento di spesa non riporta il codice AD, che attesta la trasmissione al sistema Tessera sanitaria della spesa per dispositivi medici, per richiedere la detrazione Irpef ĆØ necessario conservare la documentazione dalla quale risulti la marcatura Ce del dispositivo e la conformitĆ  alla normativa europea.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato.

Previous Article

La guerra in Israele fa eccitare i servi di Bruxelles: Matteo Renzi ne approfitta per propagandare il colpo finale della feccia ai danni dei suoi sudditi. L'esercito unico europeo

Next Article

Meteo, questa volta l'estate ĆØ finita davvero: il caldo lascerĆ  spazio al freddo entro la fine della settimana

Related Posts