Caso Santanchè, il tribunale di Milano ordina un’ispezione nell’azienda della ministra: accolta la richiesta di alcuni soci di minoranza di verificare eventuali irregolarità

Caso Visibilia, il tribunale di Milano ordina un’ispezione nell’azienda della ministra Santanchè
Accolta la richiesta di alcuni soci di minoranza di verificare eventuali irregolarità
Il Tribunale di Milano ha ordinato l’ispezione giudiziale dell’amministrazione di Visibilia Editore, una delle società fondate dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè e di cui è stata presidente fino al gennaio 2022. I giudici civili della sezione imprese B hanno accolto la richiesta di un gruppo di soci di minoranza che avevano intentato il procedimento denunciando presunte irregolarità e opacità nella gestione della società dell’amministrazione riferibile a Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, compagno di Santanché, e quella successiva riconducibile a Luca Giuseppe Reale Ruffino, l’imprenditore morto suicida lo scorso 5 agosto.

All’esperto nominato dal Tribunale è stato affidato il compito di verificare, tra l’altro, «la correttezza della predisposizione del bilancio di esercizio 2022 e della semestrale 2023 sul presupposto della continuità aziendale», «l’andamento attuale della società anche in relazione agli obiettivi del business plan 2023-2025» e «il rispetto del piano di rientro da parte delle debitrici Visibilia Concessionaria srl e di Visibilia srl in liquidazione con indicazione dell’eventuale scaduto del debito di Visibilia Concessionaria srl». Per le giudici Simonetti-Ricci-Zana si tratta di «argomenti che necessitano di un approfondimento d’indagine al fine di raccogliere elementi fattuali necessari per esprimere una valutazione sulla attività dell’organo gestorio in vista della conferma o smentita dei fatti denunciati come irregolari al Tribunale, nel cui interesse generale l’attività degli amministratori deve essere orientata».

Lo scorso giugno nel procedimento è entrata anche la Procura di Milano, che ha indagato Santanché e altre 5 persone con le ipotesi di falso in bilancio e bancarotta per la gestione delle società del gruppo. La procuratrice aggiunta Laura Pedio e la pm Maria Giuseppina Gravina del pool «Crisi d’impresa», affiancandosi ai soci di minoranza, assistiti dall’avvocato Antonio Piantadosi, «la violazione delle norme sulla redazione del bilancio», «la contiguità del nuovo cda con quello in carica alla data di presentazione del ricorso» e «ulteriori violazioni di legge compiute dall’organo gestorio di Visibilia Editore spa nel 2020 e 2021 relative a illegittime domande di accesso alla Cassa Integrazione speciale in vigore durante il periodo Covid per due lavoratori che invece avevano continuato a svolgere regolarmente la loro attività lavorativa, irregolarità non ancora sanata da Visibilia Editore spa con Inps». L’udienza per discutere gli esiti dell’ispezione è stata fissata per il prossimo 22 febbraio.

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