Clandestini, Iva Zanicchi asfalta la Germania. Del Debbio resta di sasso, pubblico in delirio. Ha semplicemente detto quello che pensa la maggioranza degli italiani

È una Iva Zanicchi incontenibile quella che è apparsa in studio nell’ultima puntata di “Dritto e rovescio”. Ospite di Paolo Del Debbio nella serata del primo ottobre, su Rete4, l’ex europarlamentare azzurra e icona della musica italiana parla a tutto tondo dell’attualità, soffermandosi su un tema assai caldo in questo periodo: l’emergenza migranti. “Sui migranti cara Europa ci lasci soli”, attacca subito la cantante. Riprendendo poi un suo discorso di 10 anni fa, quando nel 2013 tuonava contro Francia e Germania che ci lasciavano il problema accusandoci di razzismo, in merito alla attuale gestione degli sbarchi dice: “Una dichiarazione che potrebbe essere stata fatta stamattina. Noi siamo un braccio nel Mediterraneo. Poi il solito problema. L’Europa che si prende carico, la Germania che in questi ultimi tempi ha detto delle cose…”.

Iva Zanicchi allude ovviamente alle dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che sabato ha annunciato il rafforzamento dei controlli ai confini del suo Paese. “Non si possono dire le parolacce, vero?”, ha chiesto l’ex azzurra a Del Debbio. Tanto per far capire cosa risponderebbe lei alla Germania. A quel punto toglie il freno e si lascia andare ad un duro sfogo: “Ha fatto delle cazzate. È onorevole che tu possa finanziare le navi che salvano i migranti in mare, ma poi dove li metti?”, ha chiesto. E ancora: “Dove li scarichi? Te li porti in Germania. Te li tieni te!”.

Migranti, Iva Zanicchi prende di petto la Germania

Conclude Iva Zanicchi sulla questione migranti: “Non li mandi in Italia, cara Germania, che ne abbiamo già troppi”, ha aggiunto. Il pubblico impazzisce e inizia ad applaudire senza sosta: “Bisogna avere pietà di queste persone che muoiono in mare. Ma tu, nave tedesca, te ne devi prendere carico e te li porti là. Giorgia Meloni si sta battendo per questo. Bisogna essere duri. Andare in Europa e battere i pugni davvero. Facevano da padroni la Francia e la Germania e noi eravamo il fanalino di coda”, ha concluso.

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