Il 13 ottobre prossimo, atteso a Pescara nell’aula del consiglio comunale su invito della Lega per la presentazione del suo libro, āIl mondo al contrarioā, il generale Roberto Vannacci rischia di trovare piĆ¹ gente fuori che dentro. Non proprio un comitato di accoglienza festoso quello riservato all’ex generale della Folgore da una trentina di associazioni, partiti politici, sindacati, che stanno mettendo in piedi un corposo sit-in di protesta contro la presenza in Abruzzo dell’autore del libro piĆ¹ contestato d’Italia. Tra l’altro in una sede istituzionale come quella del consiglio comunale. Per non parlare del contenuto dell’opera, che il Collettivo rosa fucsia e le altre sigle: dai Giovani democratici a Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Anpi, Cgil, comitati studenteschi, Presenza Femminista, Abruzzo Pride e tante altre, respingono con parole durissime: āLa libertĆ di espressione va tutelata ma non puĆ² essere veicolo di messaggi di odio, offensivi, discriminanti e antidemocraticiā.
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci (Forza Italia) prende le distanze: āNon so niente della presentazione di questo libro, l’aula ĆØ concessa dal presidente del consiglio comunaleā. Dichiarazione molto diversa da quella del sindaco di Canosa Sannita, piccolo centro arroccato sulle colline teatine, dove il generale ĆØ atteso per il giorno dopo a palazzo Marcucci accolto a braccia aperte dal primo cittadino, Lorenzo Di Serio e un po’ meno dal resto della comunitĆ (anche qui proteste e polemiche a non finire).
Intanto le associazioni che hanno organizzato il sit-in di Pescara insistono: āUn luogo istituzionale non puĆ² ospitare la presentazione di un libro che la va contro la nostra democrazia e la nostra Costituzione, con contenuti inaccettabili e offensivi a discapito delle minoranze, discriminate e appartenenti alle categorie piĆ¹ vulnerabiliā. Ma per il comitato di protesta anche la forma ĆØ sostanza: āIl lavoro del generale Vannacci, oltre a contenere un ampio numero di refusi e di errori grammaticali, ĆØ veicolo dei piĆ¹ violenti e futili stereotipi, nocivi per una societĆ progressista che aspira a garantire i diritti per tutte e tuttiā.
Vincenzo D’Incecco, capogruppo della Lega in consiglio regionale, a cui si deve l’iniziativa, ribalta le argomentazioni dei contestatori: āL’evento che abbiamo organizzato ĆØ per le persone che hanno a cuore la libertĆ di parola e di pensiero e che ogni giorno combattono le facili ipocrisie che vengono da un mondo radical chic scollegato dalla realtĆ , per imporre un pensiero unicoā. Il mondo al contrario, appunto. Visioni profondamente diverse.
Il fatto ĆØ che quando Vannacci presenterĆ il suo libro a Pescara non incontrerĆ alcun contraddittorio. Tra gli invitati al ādibattitoā, oltre all’autore, ci sarĆ solo un generale dell’esercito in congedo.
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