Il circo dei pagliacci regala agli italiani un nuovo numero: i due capetti dell’opposizione divisi persino sul problema clandestini

Il fronte anti-Meloni ha battuto con insistenza il tasto dei dissidi nella maggioranza accentuando le divisioni a destra: Salvini con Le Pen, Meloni con Ursula von der Leyen. E tutto ciò tra ammiccamenti e battutine, nella speranza che il vento delle europee non giungesse a sconquassare anche quel che resta dell’opposizione. E invece il tema dell’immigrazione incontrollata e irrefrenabile ha fatto irruzione anche a sinistra. E ha agitato le acque in maniera tempestosa.

Conte e Schlein non vanno più a braccetto

Sono finiti i tempi di Cutro in cui Schlein e Conte marciavano a braccetto sui corpi dei naufraghi per attaccare il governo disumano. Adesso il leader del M5S si rende conto che l’accoglienza indiscriminata non la vuole più nessuno, che le regole sono necessarie, che non è più tempo insomma di predicare umanità e fratellanza. Se non è invasione, quindi, è qualcosa che gli somiglia pericolosamente. E dunque ecco la giravolta di Giuseppe Conte. L’ennesima, e probabilmente non l’ultima. “Un migrante costa 50 euro al giorno – scrive su Fb – e noi diamo 1 euro con la social card alle famiglie italiane?”. Se non è populismo questo… Infatti il Pd fiuta il pericolo e si indigna. “Capisco che la campagna elettorale per le europee sia iniziata – commenta Alessandro Alfieri, senatore e membro della segreteria Pd – ma consiglierei un po’ più di prudenza nel linguaggio. Eviti di fare ridicole caricature”.

Merlo aulico su Schlein: ha talento, per questo la attaccano

Su Schlein intanto si appuntano critiche da tutte le parti, non solo dal M5S. Meno male che c’è Francesco Merlo che la difende su Repubblica rispondendo a un lettore con toni aulici in appoggio alla leader dem: “È vero che c’è un accanimento, ma secondo me è un segno di successo che dovrebbe incoraggiare Elly Schlein. In Italia infatti il talento viene invidiato e oltraggiato. Solo dopo la morte viene riconosciuto ed esagerato”.

Conte punta al ritorno al grillismo delle origini

Ma a cosa punta la retromarcia anti-Pd di Conte? Il leader si aggrappa al grillismo delle origini. E infatti – fa notare il Corriere – oggi si vedrà col fondatore del Movimento. “Si torna al piccolo mondo antico dei grillini, che poi tanto piccolo non era, viste le percentuali alle urne. Anche nei rituali. Forse non torneranno gli scontrini – scrive il Corriere –  i rimborsi, le votazioni online. Ma visto che Grillo è a Roma per incontrare i parlamentari, e che oggi vedrà anche Conte, chissà che il fondatore non ricordi della volta che nel 2013, dopo la tragedia del 3 ottobre a Lampedusa (368 morti accertati e 20 dispersi presunti), aveva detto: «Immaginiamo che uno Stato straniero dichiari guerra all’Italia e che usi la flotta per invaderci. Pearl Harbour sembrerebbe una passeggiata al confronto»”.

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