Gli eredi Agnelli come i ladri di galline! La sopresa della Guardia di Finanza: dove ha trovato il nascondiglio dei documenti che proverebbero la grande truffa di John Elkann ai danni della madre

AGNELLI, GIALLO SULL’EREDITÀ I PM: LE SOCIETÀ AGLI ELKANN ATTRAVERSO ATTI SIMULATI

Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”

Era stata additata come «una mamma che perseguita da più di 20 anni i suoi tre figli, rinnegando gli accordi sottoscritti». Invece, le accuse mosse da Margherita Agnelli nei confronti di John, Lapo e Ginevra non sembrano essere del tutto infondate.

È quanto emerge dall’esplosiva inchiesta della Procura di Torino, che vede indagati per truffa ai danni dello Stato tutti e tre i fratelli Elkann. E ora a franare è l’assetto della società Dicembre, “cassaforte” della famiglia Agnelli e controllante […] Exor.

Nell’ultima annotazione del Nucleo di polizia economica e finanziaria torinese che sta conducendo le indagini, redatta lo scorso 5 marzo, si spiega chiaramente che «le cessioni di quote avvenute tra Marella Caracciolo e i nipoti indagati paiono rivestire carattere di atti simulati, non essendo ad oggi stata acquisita prova del pagamento del prezzo ed emergendo anche profili di apocrifia delle firme dei documenti indicati».

«Tali opacità – si legge nell’ultimo decreto di sequestro firmato il 6 marzo dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Giulia Marchetti – si aggiungono a quelle relative al titolo giuridico di possesso delle quote in questione da parte di Marella».

[…]  In pratica, c’è un «contrasto» tra ciò che “lady Fiat” dichiarò nel 2010 alla Agenzia delle Entrate – ossia che «il centro dei suoi interessi economici non fosse in Italia, in quanto il principale asset del suo patrimonio personale situato in Italia, cioè la partecipazione nella Dicembre, era posseduto soltanto a titolo di nuda proprietà» – e quanto dichiarato nel 2021 alla Camera di commercio di Torino, in sede di regolarizzazione della situazione della Dicembre s.s., in cui invece si faceva riferimento a quote cedute con usufrutto, «sulla base delle scritture non autentiche risalenti al 2004».

Un contrasto non da poco: tra nuda proprietà e usufrutto, infatti, «deriva un diverso obbligo dichiarativo ai fini delle imposte», spiegano i pm. E quindi se dovesse essere riconosciuto che Marella aveva l’usufrutto delle quote della Dicembre, ne deriverebbe che avrebbe dovuto pagarci le relative tasse.

A questo punto, sulla base dell’assunto della Procura subalpina secondo cui la residenza in Svizzera della moglie di Agnelli era solo fittizia, il tribunale civile di Torino a cui si è rivolta la figlia potrebbe rimettere in discussione il testamento (e anche la spartizione della Dicembre), riconoscendo a Margherita la sua quota di legittima. E la conseguenza rischia di essere quella di un riassetto del patrimonio di famiglia.

[…] Tra i documenti trovati nel caveau di John Elkann e sequestrati dalla Finanza c’è un fascicolo rilegato contenente una mail del 5 febbraio 2008 scritta in francese a firma dell’avvocato Rocco Rondi con oggetto “Madame M. de Pahlen” e allegati 47 documenti. […]

2 – NELLA CALDAIA I DOCUMENTI SUL BLUFF DEI DIPENDENTI

Estratto dell’articolo di Val.DiC. per “il Messaggero”

Per realizzare «la strategia evasiva», secondo la Procura subalpina, John Elkann avrebbe assunto formalmente i dipendenti delle residenze di Villa Frescot, Villa To e Villar Perosa che «assistevano di fatto Marella Caracciolo».

Nel locale caldaie dell’abitazione del pupillo di Gianni Agnelli […] i militari del nucleo economico finanziario di Torino hanno trovato […] una ventina di faldoni con i documenti di «domestici, cuochi, autisti, governante, guardarobiera, maggiordomi». L’assunto degli inquirenti secondo cui Elkann avrebbe fatto figurare che lavoravano per lui, «al fine di non compromettere la possibilità che la defunta nonna fosse effettivamente residente in Svizzera», «appare largamente confermato dalle dichiarazioni» degli ex dipendenti sentiti come testimoni.

Tra di loro c’è anche Carla Cantamessa, che si occupava della gestione amministrativa delle abitazioni riconducibili alla famiglia Angelli-Elkann. Tra il materiale che le è stato sequestrato ci sono anche documenti sui «giardinieri dismessi dal 2020», ossia dopo la morte di Marella Caracciolo.

All’interno dell’abitazione di Jaki, i finanzieri hanno trovato anche i passaporti della nonna «che recano i timbri di entrata dal Marocco», il faldone sulle «opere d’arte 2003-2019», un altro di colore verde etichettato «temporanee esportazioni-esortazioni definitive». Gli investigatori dovranno capire se si tratta dei dipinti che secondo quanto sostiene Margherita Agnelli […] sono stati fatti sparire dalle dimore di famiglia e portati all’estero.

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2 comments
  1. Che bravi figlioli, hanno truffato la madre e probabilmente raggirato la nonna. Non contenti di cio’ hanno pure trafugato quadri e opere d’arte mentre non pagavano le tasse in Italia, si intascavano finanziamenti pubblici e chiudevano le fabbriche nazionali aprendone in Turchia, Polonia, ecc… E come mai sono ancora a piede libero? Anzi uno di loro e’ stato pure ricevuto dal presidente della repubblica…..

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