Giorgio Napolitano ricoverato in fin di vita: un quadro clinico particolarmente complesso e nelle ultime ore la situazione si sarebbe ulteriormente complicata

Si aggravano le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, 98 anni compiuti il 29 giugno scorso. Da tempo l’ex capo dello Stato presenta un quadro clinico particolarmente complesso e nelle ultime ore la situazione si sarebbe ulteriormente complicata. Il 21 maggio del 2022, Napolitano era stato operato all’addome e ricoverato nove giorni all’ospedale romano Spallanzani. Il decorso post operatorio era stato regolare. Il presidente emerito da tempo si è ritirato dalla scena pubblica. Nelle prossime ore arriveranno nuovi aggiornamenti sulle sue condizioni. Ma la situazione è critica. Come ricordato le condizioni dell’ex presidente si sarebbero aggravate negli ultimi giorni.

Come sta Giorgio Napolitano

Da tempo l’ex Capo dello Stato, 98 anni, presenta un quadro clinico particolarmente complesso e nelle ultime ore. stando a quanto riportato dall’agenzia ‘Adnkronos’, la situazione si sarebbe ulteriormente complicata.

Le condizioni di salute di Giorgio Napolitano sono descritte come “particolarmente critiche“.

L’intervento chirurgico del 2022

Il presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano era stato sottoposto a un intervento chirurgico all’addome all’Istituto Spallanzani di Roma nel maggio del 2022.

Napolitano era stato dimesso nella mattinata del 30 maggio dal reparto di chirurgia Generale e trapianti dell’Istituto Spallanzani di Roma. Il decorso post operatorio, stando a quanto aveva reso noto l’ospedale, era stato regolare. L’intervento chirurgico è stato eseguito dall’equipe del Prof. Giuseppe Maria Ettorre presso il Dipartimento Interaziendale dell’Azienda San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani.

La precedente operazione nel 2018

Quello del 2022 è stato il secondo intervento chirurgico per Giorgio Napolitano da quando ha lasciato la Presidenza della Repubblica, all’inizio del 2015, dopo 2 anni del secondo mandato.

Il 24 aprile del 2018, cioè 9 giorni dopo aver parlato con Mattarella al Quirinale per le consultazioni dopo le elezioni, il senatore a vita era stato ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma per un improvviso malore. In quell’occasione aveva subito un complesso intervento chirurgico all’aorta, eseguito dal professor Francesco Musumeci. Giorgio Napolitano era stato dimesso il 22 maggio.

La presidenza Napolitano

Giorgio Napolitano è stato l’undicesimo Presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015 e il primo della storia italiana a essere stato rieletto per un secondo mandato.

Da Capo dello Stato ha conferito l’incarico a 5 presidenti del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016).

Prima di diventare Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano aveva ricoperto l’incarico di Presidente della Camera dei Deputati nel corso dell’XI Legislatura e di ministro dell’interno nel governo Prodi I, oltre a quello di deputato pressoché stabilmente dal 1953 al 1996, di europarlamentare dal 1989 al 1992 e dal 1999 al 2004. Nel 2005 è stato nominato da Carlo Azeglio Ciampi senatore a vita.

AGGIORNAMENTO

Sono critiche le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, 98 anni compiuti il 29 giugno scorso.

L’ex Capo dello Stato, ricoverato da tempo in una clinica romana, presenta un quadro clinico particolarmente complesso e nelle ultime ore la situazione si sarebbe ulteriormente complicata.

Il 21 maggio del 2022, Napolitano era stato operato all’addome e poi è rimasto ricoverato nove giorni all’ospedale romano Spallanzani. Il decorso post operatorio era stato regolare, “ha tempra e coraggio da vendere”, aveva commentato Giuseppe Maria Ettorre, specialista in Chirurgia oncologica e trapianti di fegato, che con la sua squadra aveva eseguito l’intervento durato due ore. Nel 2018, dopo un improvviso malore, l’ex Capo dello Stato era stato ricoverato all’ospedale San Camillo dove aveva subito un delicato intervento all’aorta affidato al professor Francesco Musumeci.

Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica nella storia italiana ad essere eletto due volte (seguito poi da Sergio Mattarella): la prima il 10 maggio 2006, poi il secondo mandato il 20 aprile del 2013 dal quale rassegnò le dimissioni il 14 gennaio 2015. La sua rielezione non fu immediata: durante i giorni delle votazioni nell’Aula di Montecitorio vennero proposti e poi bruciati candidati come Franco Marini Romano Prodi, fermato da 101 franchi tiratori del Pd. Il M5S puntava invece su Stefano Rodotà.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
2 comments
  1. ERA ORA, UN ALTRO distruttore del popolo Italiano, non oso pensare cosa ti aspetta quando varcherai la soglia dall’altra parte. Forse non avrai neanche il tempo di chiederti se ne valeva la pena accumulare tesori e onori su questa terra a scapito del tuo popolo, per ritrovarti nell’oscurità e nella disperazione più profonda per tutta l’eternità.
    Essere ignobile.

  2. Uno dei peggiori presidenti della repubblica, forma un bel tris d’assi con Scalfaro e Mattarella, non oso pensare cosa avrebbe immaginato per loro Dante. A quel tempo i politici avevano vita molto breve se erano invisi al popolo, oggi uno come N. è potuto restare in politica per 60 anni e non si è accontentato di accumulare stipendi nell’anonimato ma ha affossato l’Italia in cooperazione con i suoi vecchi amici nell’URSS poi con i nuovi amici negli USA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

"George Soros guida l'invasione in Italia. Ecco qual è il suo piano diabolico" Elon Musk attacca frontalmente il delinquente milionario messo al bando in mezzo mondo

Next Article

"Perché la Germania non vuole chi arriva da Lampedusa" Federico Rampini spiega chiaramente che non sono fessi come la nostra feccia rossa: non accettano disadattati, ma solo chi ha delle competenze da poter inserire e far lavorare

Related Posts