“Devo ringraziare Aldo Cazzullo” Nei giorni in cui fanno i conti di quanto ha guadagnato, il generale Vannacci si fa beffe di chi gli ha regalato soldi e consenso pensando di additarlo al pubblico ludibrio

Mauro Lissia per il Fatto Quotidiano – Estratti

“Sei il nostro eroe, dai Roberto, cambia l’Italia”: e lui, l’ormai celebre generale Vannacci, rilancia il suo pensiero impalpabile davanti a un pubblico in equilibrio instabile, tra nostalgia e desiderio di vendetta.

(…)

Gli ambientalisti? Frignano per il cambiamento climatico e imbrattano monumenti e fontane. I paesi poveri non sono ambientalisti, l’ambientalismo bisogna poterselo permettere. L’inno nazionale? Non lo conosce nessuno, siamo all’annientamento della nostra civiltà”.

Lasciata la divisa nella casa vacanze di Costa Rei, litorale est della Sardegna, l’uomo della Folgore ha scelto Villasimius per presentare il contestatissimo saggio: “Devo ringraziare i giornalisti Aldo Cazzullo e Matteo Pucciarelli – ha esordito Vannacci a denti stretti – hanno estrapolato strumentalmente alcune frasi del mio libro per dipingermi come persona xenofoba, regalandomi una straordinaria operazione di marketing. Lo sapevo, quando si tocca il pensiero unico la reazione è inevitabile”. Reazione che non sembra abbia limitato la diffusione del testo:

“Pensavo di distribuire un migliaio di copie tra gli amici, poi…”. Poi Il mondo al contrario viaggia verso le centomila copie e ora con l’editore Morganti del “Cerchio” si preparano a stamparla “tre o quattro editorie (dice così, editorie, ndr) internazionali, il libro sarà tradotto e potrà leggerlo anche chi finora si è limitato a criticarlo”.

Mentre il giornalista Sandro Angioni non gli porgeva domande ma cioccolatini scartati. “Io xenofobo? Ho detto che della splendida Paola Egonu, cittadina italiana, si intuiscono le origini non italiane. Anche delle mie figlie che sono qui in prima fila e che prego di alzarsi (non si alzano, ndr) si capisce subito che non sono sarde”.

Su questo passaggio non scrosciano gli applausi, ma Vannacci è pronto a recuperare: “Ho visto i territori che i migranti attraversano per arrivare in Europa, sono paesi dove non si vive male, tutt’altro. Perché non si fermano là?

La verità è che sono migranti economici”. E qui sono ritornati gli applausi. Invito finale: “Lei ce l’ha con i gay?”. La risposta: “Ho gestito personale omosessuale dove fischiavano i proiettili. Le accuse contro di me sono un quaquaraquà”. Qualunque cosa voglia dire.

Libro Vannacci, quanto ha guadagnato il generale

Il mondo al contrario ha superato quota 90mila vendite con un incasso che si aggira intorno ai 600mila euro

dal blog di Nicola Porro

Potrebbe sembrare che un generale dell’esercito italiano guadagni un sacco di soldi con un salario annuo lordo di 107.000 euro, che ammonta a circa 4.700 euro netti ogni mese, senza considerare gli straordinari e le indennità di missione. Ma non è niente rispetto a quanto può guadagnare un generale che scrive un libro di successo. Il caso del generale Roberto Vannacci ne è un esempio lampante. Nel giro di appena un mese, la vendita del suo libro Il Mondo al Contrario ha fruttato una somma che la maggior parte delle persone può solo sognare di guadagnare.

Secondo la società GfK, che monitora il mercato editoriale, il libro della discordia ha venduto 93.700 copie da quando è stato pubblicato su Amazon con Kindle Direct Publishing il 10 agosto. Con un prezzo di copertina di 19,70 euro, gli incassi totali ammontano a impressionanti 1.845.890 euro. Dopo le commissioni di vendita, si stima che il generale abbia guadagnato circa il 32% di quella somma, ovvero ben 590.686 euro, come riporta Libero. Per mettere le cose in prospettiva, Vannacci ha guadagnato in un mese quello che avrebbe ricevuto in dieci anni di stipendi dalle forze armate. Considerate le sfide e le lotte che un militare deve affrontare per raggiungere un grado elevato, questi guadagni sembrano ancora più straordinari.

Vale la pena di notare che un giovane ufficiale, appena uscito dall’accademia a 24 anni con il grado di tenente, guadagna circa 27.106,20 euro lordi ogni anno, equivalenti a 1.800 euro netti al mese. Per raggiungere la greca con due stelle, il grado del generale Vannacci, ci vogliono almeno 28 anni. L’avanzamento degli ufficiali e le promozioni sono determinate dall’anzianità, quindi puoi passare da sottotenente a tenente, da tenente a capitano, da capitano a maggiore e da maggiore a tenente colonnello. Ricompense economiche a parte, raggiungere un grado così elevato richiede una scalata di carriera notevole.

Per diventare maggiore, occorrono ben sette anni dal grado di capitano, o per anzianità dopo nove anni se non si viene promossi le prime due volte. Oltre al tenente colonnello, l’avanzamento al grado di generale richiede una decisione di una commissione di avanzamento. La strada per arrivare alla carica di generale è quindi molto difficile. Secondo Liberosolo 8 allievi ufficiali su 150 che entrano in accademia diventano generali di divisione. Insomma, possiamo dire che Vannacci con questo libro abbia letteralmente sbancato con le vendite che ancora non sembrano destinate a fermarsi.

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