Tragedia di Brandizzo, i parenti delle vittime sotto choc accusano sconvolti: “Come si fa a dire che erano a pezzi, sono persone non puzzle?! Non si può morire così”

La stazione di Brandizzo, da questa mattina, è il luogo di dolore dei parenti delle 5 vittime. Chiedono risposte, spiegazioni e non si danno pace per quanto accaduto.

Come si fa a dire che erano a pezzi, sono persone non puzzle” urla Cinzia. Una cugina di Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli, la più giovane delle cinque vittime dell’incidente ferroviario di questa notte a Brandizzo. A riportarlo sulle pagine online è il quotidiano Repubblica. “Era una persona meravigliosa, un ragazzo che ha sempre lavorato da quando aveva 18 anni“. “La vita finisce così. – si sente nel video pubblicato accanto – Nessuna spiegazione. Ho provato a chiamarli, ma il telefono è spento. Adesso pensiamo di dirlo a papà, a Chivasso, perché non ci voleva credere. Il papà e il fratello sono distrutti, la mamma è qui, non abbiamo le parole. Chi ha un genitore capisce. Non hai parole, non riesci più andare a casa a vivere. C’è tanta rabbia“.
Un errore? “Non lo so – risponde – non so che dire. Però sicuramente sì. Uno sbaglio si può fare per una persona, sono morti in cinque però, cinque ragazzi”

Era un ragazzo sveglio, intelligente, gli piaceva troppo quel lavoro. Ci siamo sentiti recentemente, mi ha detto che doveva fare la notte. A volte faceva anche il doppio turno, così mi diceva, glielo fanno fare perché doveva recuperare. Quando mia sorella lavorava l’ho cresciuto io, è stato il primo nipote per cui gli volevo un sacco di bene”A parlare è Marco Faraci, zio Michael Zanera, uno dei cinque operai morti travolti da un treno a Brandizzo. “Siamo sempre usciti insieme – aggiunge -, era molto attaccato al lavoro. Un ragazzo in gamba, volenteroso, anche se sapeva che certe cose non andavano bene faceva finta di nulla, si sforzava e andava avanti sul lavoro”.

Anche Melania, compagna del papà di Kevin, lo ricorda solare e dedito al lavoro: “Era contento perché da un anno aveva trovato questo posto. L’abbiamo visto ieri sera a cena, come quasi tutti i giorni. Siamo distrutti“. A parlare è Melania, compagna del papà di Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli, il più giovane degli operai morti questa notte nell’incidente sul lavoro della stazione di Brandizzo. Ricorda un ragazzo “solare e dedito al lavoro”.

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