“La fine del dollaro è un processo irreversibile” Nel giorno della crisi choc della Germania, Putin illustra la sua profezia al Vertice di chi non accetta la dittatura di Washington

Si è aperto a Johannesburg il summit con Russia, India, Cina, Brasile e Sudafrica, che mirano a costruire un “multilateralismo inclusivo”. E Lula propone una banca alternativa all’Fmi per i prestiti di denaro

Al via il vertice dei Paesi Brics a Johannesburg, in Sudafrica, al cui prendono parte RussiaBrasileIndiaCina e Sudafrica. Il summit viene definito dai media occidentali come una sfida del duo Putin-Xi all’Occidente. Proprio Vladimir Putin, in videoconferenza per via dell’impossibilità di raggiungere il Paese a causa del mandato d’arresto internazionale rilasciato dall’Aja, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti in merito al ruolo del dollaro.

Vertice Brics in Sudafrica, gli interventi di Putin e Xi (non presente al Business forum)

Putin: “Sta prendendo piede un processo equilibrato e irreversibile di de-dollarizzazione dei nostri legami economici, con sforzi intrapresi per sviluppare meccanismi efficienti di accordi reciproci, nonché di controllo monetario e finanziario. Di conseguenza, la quota del dollaro nelle esportazioni e importazioni delle transazioni all’interno dei Brics sta diminuendo poiché l’anno scorso ammontava solo al 28,7%“. Il premier russo era il più atteso, così come il suo intervento annunciato, contro il dollaro.

Il tema è il “multilateralismo inclusivo”, e l’evento rifiuta di esporsi sulla guerra in Ucraina. Al contrario di quanto ha fatto Xi Jinping, presente fisicamente, ma assente al Business Forum. La Cina vede la necessità di “promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali e la multipolarità”, ha affermato il ministro del commercio Wang Wentao, che ha poi parlato dell’economia nazionale scossa dalle turbolenze immobiliari e finanziarie, riferendosi al recente crac di Evergrande.

L’economia cinese “ha una forte capacità di recupero, un grande potenziale ed è piena di vigore, i fondamenti della solida crescita economica a lungo termine non cambieranno”. Tema Ucraina: nella dichiarazione congiunta dopo il colloquio bilaterale tra Xi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, si legge che sul tema “l’unica via praticabile sono i colloqui di pace, ai quali Pechino vuole dare il contributo“.

Brics, Putin sfida l’occidente

Putin ha negato che la colpa delle crisi alimentari nel mondo sia della Russia, sostenendo che solo il 3% del grano esportato grazie all’accordo è andato ai Paesi più bisognosi. Il leader del Cremlino ha annunciato di voler fornire gratuitamente migliaia di tonnellate di cereali a sei Paesi africani. Le sanzioni contro Mosca sono “illegittime”, continua, e “calpestano tutte le norme del commercio internazionale”.

“Le politiche occidentali alimentano le spinte inflazionistiche”, spiega Putin che si presenta ai Paesi del Sud del mondo come argine all’Occidente, di cui denuncia le “politiche neocoloniali”.

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