Estratto dell’articolo di Cesare Zapperi per www.corriere.it
Due giorni dopo il vivace scambio di lettere con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui fondi per l’alluvione in Emilia-Romagna, si apre un nuovo fronte di scontro tra il governatore Stefano Bonaccini e il governo. Stavolta il tema è quello degli sbarchi sulle coste italiane.
«Nelle città ormai è emergenza arrivi. Peccato non ne parlino i telegiornali. Urlavano porti chiusi, è finita la pacchia e prima gli italiani, ma la destra sta dimostrando manifesta incapacità nella gestione dell’immigrazione. Quadruplicati gli sbarchi da quando governano».
Il presidente della Regione lo scrive su Twitter e c’è da sta sicuri che non mancheranno le repliche. Il bersaglio è chiaro: la presidente del Consiglio. Lo si capisce con il riferimento ad una frase più volte utilizzata dalla premier al momento di passare dall’opposizione al governo («la pacchia è finita»).
I rapporti tra governatore e presidente del Consiglio sono molto tesi. Nell’intervista rilasciata dalla masseria dove si trova per trascorrere qualche giorno di vacanza Meloni ha risposto ad una domanda su Bonaccini in modo molto secco: «Mi pare che Bonaccini sia molto nervoso e non credo per il tema ricostruzione, ma per le scelte che abbiamo fatto sul commissario.
Non ho capito se Bonaccini, quando vuole incontrare me, non riconosce la figura del commissario Figliuolo. Se qualcuno vuol fare politica sulla ricostruzione può farlo, ma deve sapere che lo sta facendo sulla pelle dei cittadini».
Considerazione che arriva a distanza di un paio di giorni dallo scambio polemico sui fondi per la ricostruzione post-alluvione. Secondo Bonaccini finora in Emilia-Romagna non sarebbe arrivato un euro, per la premier il governo ha stanziato 4,5 miliardi e alcune centinaia di milioni sarebbe state già impegnate. […]
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