Solo in Italia possiamo vedere il corteo dei fancazzisti! Fomentati da Conte, Schlein e sindacati vari va in onda l’indegna protesta per le vie di Napoli

APOLI. Napoli in piazza contro lo stop al reddito di cittadinanza e contro la premier Meloni. Un gruppo di circa 200 persone si ĆØ radunato a Napoli, nella zona di Porta Capuana, e si sta ora muovendo in corteo in direzione del centro della cittĆ . Davanti al gruppo dei manifestanti, controllato dalle forze dell’ordine, c’ĆØ lo striscione Ā«Il reddito di cittadinanza non si tocca. Vogliamo dignitĆ  e lavoroĀ».

Napoli, corteo contro la sospensione del Reddito, slogan contro Meloni e momenti di tensione sotto la sede di FdI

A manifestare precari storici e disoccupati organizzati. Durante il corteo vengono urlati slogan e anche cori contro la premier Giorgia Meloni. Ā«Reddito non c’ĆØ piĆ¹, Meloni a testa in giĆ¹Ā», recita uno di essi. Il corteo dei manifestanti ĆØ arrivato in piazza Garibaldi e si sta muovendo verso la sede di Fratelli d’Italia, che si trova all’inizio di Corso Umberto. Tanti gli striscioni esposti tra cui uno molto grande che recita Ā«Lavoro o non lavoro, vogliamo campare. Lottiamo uniti per il reddito universale. GiĆ¹ le mani dal redditoĀ».

Tensioni, minacce e invettive a Napoli contro il presidente del Consiglio davanti alla sede di Fratelli d’Italia: spintoni anche contro la polizia in corso Umberto

Insulti e minacce contro il governo hanno caratterizzato il corteo svolto oggi a Napoli contro la cancellazione del reddito di cittadinanza. Un gruppo di circa 200 persone si era radunato nella zona di Porta Capuana per poi muoversi in direzione del centro della cittĆ . Oltre a diversi striscioni di protesta, un gruppo di manifestanti ha anche intonato un coro pesantemente offensivo nei confronti diĀ Giorgia Meloni: “Reddito non c’ĆØ piĆ¹,Ā Meloni a testa in giĆ¹“. Nella sfilata per le vie del capoluogo campano si sono visti sfilare il partito di Potere al Popolo, precari storici e disoccupati organizzati.

La tensione ĆØ poi decisamente aumentata quando la protesta ĆØ arrivata davanti alla sede napoletana diĀ Fratelli d’Italia, che si trova all’inizio di corso Umberto. Il portone d’ingresso era protetto da tre camionette della polizia davanti alle quali c’erano anche due file di agenti in tenuta antisommossa. Ci sono comunque stati spintoni con i poliziotti davanti all’edificio che ospita il partito della premier. Alcuni manifestanti hanno inveito nuovamente contro il presidente del Consiglio e se la sono presa anche con i giornalisti presenti. I momenti di confusione davanti alla sede di FdI si sono poi interrotti dopo pochi istanti.

Uno striscione molto grande recitava: “Lavoro o non lavoro, vogliamo campare. Lottiamo uniti per il reddito universale. GiĆ¹ le mani dal reddito“. Il coro “Assassini” da parte dei partecipanti al corteo ha accompagnato invece la protesta sotto la sede del Comune di Napoli, accusato da alcuni rappresentanti di disoccupati e precari di mancati interventi contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. La Prefettura di Napoli ultima tappa del corteo dei manifestanti che hanno sfilato per dire no all’abolizione del reddito di cittadinanza.

Le tensioni contro il governo e la Meloni stanno crescendo

Sono migliaia i cittadini napoletani che non rientrano piĆ¹ tra i beneficiari del sussidio e sono sempre piĆ¹ alti i rischi di disordini sociali in cittĆ . “Il reddito di cittadinanza non si tocca. Vogliamo dignitĆ  e lavoro“, ĆØ un altro degli slogan pronunciati. Questa mattina ĆØ forse andato in scena la protesta piĆ¹ vivace da quando l’Inps ha comunicato lo stop al reddito di cittadinanza per circa 160mila famiglie italiane. La maggior parte sono del Sud Italia.

Ma le tensioni stanno crescendo sempre di piĆ¹ anche nel resto del Paese. Insulti simili a quelli apparsi in alcuni striscioni esposti o in cori intonati a Napoli si sono visti anche nel Nord del Paese: in particolar modo aĀ Induno Olona, in provincia di Varese. Il messaggio scritto su un muro nella giornata di ieri fu a dir poco eloquente contro il presidente del Consiglio: “Meloni, morirai per l’rdc!“. La frase anonima era stata poi segnalata al Comune, che a sua volta aveva avvertito la Polizia di Stato e, dopo gli accertamenti eseguiti dalla Digos, si ĆØ provveduto ad inviare gli operai addetti alle manutenzioni per la cancellazione della scritta.

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  1. Ci sono infiniti lavori pubblici da eseguire in tutti i comuni italiani, anzichĆØ pagare la gente per stare a guardare la tv, li paghino per fare tali lavori. Anche in Romagna, a Milano, i percettori di reddito da divano dovrebbero essere impiegati per rimediare ad alcuni dei danni del maltempo. Potrebbero anche pulire i litoranei, i boschi e i fossati dai rifiuti. Ci vorrebero dei politici seri e dei sindacati altrettanto seri ma ĆØ di sicuro un pensiero utopico.

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