Il principino Bassetti ha scoperto che a ferragosto i traghetti per la Sardegna sono zeppi di plebei e che non gli danno da mangiare al ristorante alle 23: l’esilarante racconto del signor Zuccavuota in vacanza

di Emanuela Minucci per La Stampa

Èstato una viaggio da incubo quello vissuto dall’infettivologo Matteo Bassetti insieme con la sua famiglia per raggiungere qualche giorno il meraviglioso mare di Villasimius. e raccontata con dovizia di particolari ai suoi follower su Instagram. Il medico è stato per caso imbarcato su un pullman di agguerriti No-Vax? Niente affatto, il film dell’orrore era ambientato su un normalissimo traghetto partito dalla sua città, Genova, e con destinazione Sardegna. «Maleducazione, ritardo, sporcizia, incapacità relazionale, prezzi folli e tanta rabbia per quelle poche aziende che fanno male all’immagine dell’Italia. Sono questi gli ingredienti che ho trovato stasera, con la mia famiglia, sulla Nave Aki della compagnia Moby in servizio da Olbia a Genova»: queste le parole usate dal medico all’inizio del suo racconto sui social. Un’avventura marina che non esita a definire «disastrosa».

Ma ecco i dettagli: «Nave programmata per le 21,30 – scrive – ma con un ritardo di 2 ore. Ci imbarcano alle 23, dopo aver preso la cabina (imbarazzante), saliamo al ristorante alla carta con i ragazzi, parecchio affamati, e troviamo una catena di ferro sulla porta: un cameriere ci dice che il ristorante è già chiuso e che, se avevamo qualche lamentela, di rivolgerci al Commissario di bordo». E poi ancora: «Mi reco quindi dal commissario di bordo che, con fare molto strafottente, si rifiuta di comunicarmi il suo cognome, dicendomi che lui si chiama Maurizio e che il ristorante è chiuso perché sono le 23 e a quell’ora chiude a prescindere da quando la nave è partita. Peccato che la nave è arrivata in ritardo di 1 ora ed è salpata alle 23… Ripieghiamo allora su una pizza al trancio: 71 euro per 9 tranci gommosi e unti, indegni di chiamarsi pizza», questa la descrizione della cenetta sul traghetto.

E siamo a un capitolo ancor più dolente: «Per descrivere la pulizia delle cabine e la cura degli spazi comuni – prosegue Bassetti – ho fatto direttamente alcune foto che si commentano da sole, anche perché ho finito il vocabolario. Tutti questi mirabolanti e straordinari servizi per la modica cifra di 1300 euro andata e ritorno con auto e cabina».

Giudizio finale: «Sulla nave viaggiano italiani, ma soprattutto stranieri. Bene: questa sera, da italiano, mi sono vergognato. Credo che, chi gestisce e conduce un servizio così scadente, dovrebbe fare altrettanto». Nota a margine con foto di una costa sarda su cui incombono nuvole nere: «Il cielo di stamattina, sopra Genova, rappresenta bene lo stato d’animo dei passeggeri e mio personale del traghetto Moby tra Olbia e Genova.,Dovrebbero scrivere sulla fiancata dei loro traghetti “Nuoce gravemente alla salute…delle vacanze”…altro che scriverlo sul vino!!».

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  1. E’ proprio il caso di dire NO COMMENT… ogni insulto, anche il peggiore non ha senso su questa cosa, si perchè è solo una cosa, senza identità.

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