Caso La Russa junior, identificato l’amico presente nella casa del presidente del Senzato. Dalle chat pubblicate degli amici emerge forte perplessita’ su di un suo coinvolgimento nella vicenda

L’AMICO DJ E MILANO DI NOTTE: «UN TIPO UN PO’ SOLITARIO MA FA BALLARE LA NOSTRA TRIBÙ»

Estratto dell’articolo di Andrea Galli per il “Corriere della Sera”

Più che difese argomentate, son difese a prescindere: «Lui? Sei sicuro? Ma se è uno che sta per i fatti suoi… Gli piace camminare per Milano, fare foto e girare video… Dico che è impossibile… C’ha in testa solo la musica, un’ossessione, ma ci crede e fa bene. A noi piace ballare mentre a lui piace far ballare. Semplice. Non lo sento da settimane, sarà via».

[…] non riceviamo conferma definitiva sul fatto che il soggetto in argomento, cioè il deejay ventenne dato per presente nell’appartamento dei La Russa e presunto autore insieme a Leonardo dello stupro contro la coetanea, sia lo stesso giovane del quale abbiamo parlato con un suo amico. Ma che le identità coincidano è altamente probabile. Il rifiuto del diretto interessato, della famiglia e di una buona cerchia di conoscenti di rispondere alle nostre domande […] potrebbe avvalorare l’ipotesi di un coinvolgimento, da capire in quale misura.

Non bisogna però escludere scenari differenti […]. Uno dei «vantaggi» investigativi è dato dal fatto che ragioniamo su un gruppo unitario, nel senso che i ventenni hanno frequentato le superiori insieme, e in parte frequentano adesso l’università; si incrociano a Milano nella zona dei Navigli, sono ospiti di discoteche quasi elitarie come l’«Apophis», in Liguria hanno per base fissa e irremovibile l’iconica «Santa», ovvero Santa Margherita Ligure, all’estero capita loro di vedersi a Formentera per il divertimento e a Londra per proseguire gli studi.

Alta se non altissima borghesia, genitori con impieghi di rilevante peso (non unicamente) professionale, ramificate relazioni, ampie disponibilità economiche; in prevalenza sono figli unici che con i coetanei compongono una forte comunità, una tribù, anche intima, di condivisioni di segreti maggiori che in altri contesti giovanili; le sigarette (elettroniche) sono un vezzo più che un vizio; drammatico il tema delle droghe e dell’abbinamento con psicofarmaci; a unire i giovani, anche solidi legami con le mamme e i papà degli amici, al netto della frequenza di coppie separate; l’uso dei social network ha sì un ruolo ma senza sconfinare: una delle urgenze è esplorare il mondo.

Al proposito, tra le mete aumentano quelle arabe. Viaggi che appaiono estranei al deejay, ancorato all’operazione di conquista delle consolle dei locali milanesi. Non importa quali, basta salire in postazione. Gioia, rivincita per chi dubitava che ci sarebbe riuscito, anche se è un nome ancora non di grosso livello.

Nuove verifiche col personale dell’«Apophis» non hanno generato dettagli utili al rapporto tra il ragazzo e la medesima discoteca. Acclarato il legame con Leonardo La Russa, che risalirebbe negli anni; il circuito delle amiche della presunta vittima negherebbe di averlo mai incontrato in precedenza, il che però non risulterebbe veritiero in virtù delle incrociate conoscenze fra i ventenni. E pure fra gli adulti. Ci riferiscono infatti di riunioni di famiglia e di incontri collegiali negli uffici di avvocati «influenti», in preparazione dell’iter giudiziario. Con una rara, maniacale attenzione a ogni riga uscita sui giornali, anzi a ogni singola parola.

2 – LA RUSSA: «NO A PROCESSI MEDIATICI» I PM IDENTIFICANO NICO, L’AMICO DJ

Estratto dell’articolo di Federica Zaniboni per “il Messaggero”

Da una parte, una ragazza di 22 anni che si è svegliata «nuda» e senza ricordi a casa del presidente del Senato. Dall’altra, il figlio della seconda carica dello Stato, accusato di violenza sessuale.

Una nottata che al momento sembra avvolta nel mistero e che la giovane dovrà ricostruire oggi davanti ai pm milanesi. Finito all’improvviso al centro di un «processo mediatico», Leonardo Apache La Russa, terzogenito di Ignazio, conferma tramite il suo legale «l’estraneità ad ogni ipotesi delittuosa», ma al momento resta l’unico indagato […]

Intanto continuano le ricerche […]. Chiunque abbia incrociato quella sera gli ex compagni di scuola all’Apophis Club, dove i due si sarebbero incontrati per caso, potrà infatti fornire dettagli sulle condizioni psicofisiche della ragazza, che ha riferito in sede di denuncia di avere perso lucidità dopo avere bevuto un drink insieme a Leonardo.

La versione della 22enne su quanto accaduto nella notte tra il 18 e il 19 maggio, al momento sembrerebbe essere l’unica. Di certo vi sono tre amiche che hanno trascorso con lei la serata nell’esclusivo club in centro a Milano e che […] le avrebbero detto di averla vista confusa dopo avere bevuto quel cocktail. Un’importante testimonianza, però, potrà fornirla anche il deejay che fino ad adesso è stato conosciuto soltanto con il nome Nico, finalmente identificato.

La 22enne – sempre secondo il suo racconto – la mattina seguente avrebbe saputo dallo stesso Leonardo di aver avuto rapporti sessuali con lui e anche con l’amico Nico, che in quel momento dormiva in un’altra stanza. Rapporti di cui lei non conservava alcun ricordo.

Vi è poi quello che per l’avvocato Stefano Benvenuto, legale della giovane, resta il «testimone primario» ed è proprio il presidente del Senato Ignazio La Russa, che la mattina del 19 maggio ha incrociato la ragazza nel letto del figlio.

Nel frattempo l’avvocato continua la ricerca di eventuali persone coinvolte nella movida di Milano e Roma, dove potrebbero trovarsi altri ragazzi in grado contribuire a ricostruire la vicenda.

«Il desiderio mio e del mio assistito è che la sua vicenda cessi di costituire un processo mediatico – ha fatto sapere il difensore di Apache Adriano Bazzoni -, nel pieno e convinto rispetto dell’attività degli inquirenti». Diverse testate giornalistiche e televisive «mi hanno chiesto interviste che ho cortesemente rifiutato, perché formato deontologicamente a quanto sottolineato domenica dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano sui doveri degli iscritti. A tali doveri – ha aggiunto – mi attengo da sempre, nello stile mutuato anche dallo Studio La Russa, dove ho lavorato per molti anni in passato».  […]

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