Incidente di Casal Palocco, Matteo Di Pietro prepara l’interrogatorio: lo youtuber della Lamborghini blu può mettere nei guai gli amici e soci che erano con lui

Per ora a parlare è stato Francesco Consalvi, avvocato e zio del 20enne. Prima ha spiegato di aver visto il nipote sinceramente provato e addolorato per quanto accaduto. Poi il legale-parente ha spiegato che la dinamica dell’incidente in via di Macchia Saponara non è ancora chiara. La linea di Di Pietro è chiara: la Smart ForFour guidata da Elena Uccello, mamma di Manuel, avrebbe dovuto dare la precedenza alla Lamborghini Urus presa in affitto dai TheBorderline svoltando a sinistra sulla via dell’impatto.

Lo youtuber, insomma, sostiene di essersi trovato la city car di fronte senza preavviso mentre girava la challenge, una sfida social a premi, “50 ore a bordo di una Lamborghini”.

Certo è che, se Di Pietro dovesse parlare, dovrebbe rispondere anche alle domande sulla velocità a cui procedeva per le strade di Casal Palocco, quartiere residenziale all’estrema periferia Sud di Roma. Il conducente rispettava il limite dei 30 chilometri orari? Si è accorto delle strisce pedonali che gli avrebbero dovuto consigliare di togliere il piede dall’acceleratore? E, soprattutto, era sotto l’effetto di cannabis come segnalato dal primo drugtest? Inoltre, ha superato altri mezzi, inclusi autobus, prima dell’impatto?

C’è poi il nodo degli altri youtuber a bordo della Lamborghini. Vito LoiaconoMarco Ciaffarelli e Simone Dutto che ruolo hanno avuto nella tragedia? In quel momento stavano riprendendo Di Pietro alla guida per la challenge? Lo hanno distratto? Hanno aiutato la mamma di Manuel e il piccolo? O, come si vede in un fotogramma estrapolato da un video, hanno semplicemente continuano a filmare anche dopo l’impatto mortale?

Anche in questo caso tante domande e la possibilità che Di Pietro decida di tirare dentro gli amici. O supposti tali, visto che subito dopo l’incidente è scattata la corsa all’abbandono del fondatore di TheBorderline. Si prenda, per esempio, Vito Loiacono. Er Motosega, così si fa chiamare online, ha subito specificato di non essersi mai messo al volante: “Non guidavo io”. Le parole di Di Pietro peseranno, eccome.

Capitolo soccorsi: lo zio avvocato di Matteo Di Pietro sostiene che il nipote (con Gaia Nota, altra ragazza a bordo della Lamborghini) abbia provato a rianimare Manuel.

Infine i video cancellati. Analisi in corso. Se fossero stati eliminati ad arte per eliminare prove in attesa dell’arrivo dei vigili urbani e dei carabinieri, tutti gli youtuber rischiano grosso.

È attesa, allora, per l’interrogatorio di Di Pietro. Se si dovesse avvalere della facoltà di non rispondere, sotto con tutti gli accertamenti del caso. Inclusi nuovi interrogatori degli amici e della mamma di Manuel. Sentita una prima volta, provata dal colpo, dal lutto e dal ricovero in ospedale, la 29enne ha spiegato di non ricordare nulla dell’incidente.

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