Severa condanna per l’utilizzo di una foto di una famiglia di due papà: Fratelli d’Italia dovrà risarcire la coppia e la feccia esulta

Arriva oggi dal tribunale di Roma la condanna a Fratelli d’Italia per l’utilizzo illegittimo di due foto – adibite a manifesto politico – in cui appare una coppia di uomini che, in sala parto, stringe tra le braccia un bambino appena nato da una donna attraverso la pratica della maternità surrogata. “Lui non potrà mai dire mamma. I diritti da difendere sono quelli dei bambini” , si legge in una delle due foto, a mo’ di slogan.

Secondo la prima sezione civile del Tribunale, la foto era coperta da copyright e il partito di Giorgia Meloni ha utilizzato l’immagine – in occasione della campagna contro la maternità surrogata del 2016 – senza averne diritto. Da qui la condanna a risarcire i danni e al pagamento delle spese processuali.

La coppia canadese che ha intentato e vinto la causa, Frank e Rosario BJ Barone, è stata difesa dagli avvocati Michele Giarratano e Cathy La Torre. Proprio quest’ultimi hanno ricostruito con chiarezza la vicenda: lo scatto risale al 2014 e pochi giorni dopo, fu pubblicato sull’account professionale della fotografa Lindsay Foster. Poi, l’uso illegittimo da parte del partito della Meloni, confermato dalla giudice Cecilia Pratesi che parla di “un’indebita interferenza nella sfera personale” della coppia canadese, anche perché “l’immagine è particolarmente intima e ritrae un neonato, non riconoscibile ma potenzialmente identificabile come figlio dei due effigiati” e – sempre secondo la giudice – ciò “ha leso il diritto alla tutela dell’immagine e della riservatezza” dei due canadesi, “esponendo – senza il loro consenso – alla pubblica visione un momento di intimità familiare accompagnato dalla formulazione di un giudizio negativo”.

Per i difensori Giarratano e La Torre, “la sentenza è un segnale importante, non si fa politica sulle vite altrui, calpestandone la dignità o arrecandogli danni”. In un video Frank e Rosario BJ Barone hanno raccontato che quando seppero della diffusione della foto “ci siamo arrabbiati molto. È stato un affronto alla nostra famiglia e alla comunità gay che ci ha ferito, e adesso possiamo dire invece che l’amore vince”.

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