Da pennivendolo propagandava il sacro siero: da ieri ha smesso di fare danni. Morto nel solito modo a soli 51 anni

Aulla (Massa Carrara), 20 maggio 2023 – La città si è fermata ieri pomeriggio. All’improvviso è mancato colui che l’ha descritta tante volte, che ne ha tracciato i contorni più belli, ma che ha anche evidenziato i problemi, in tanti anni di giornalismo. E’ morto all’improvviso Gianluca Uberti, classe 1971, giornalista del Tirreno, corrispondente per Aulla e i paesi vicini. La sua scomparsa ha portato sconforto e dolore in tutta la comunità aullese, ma non solo, perché Gianluca era molto conosciuto.

Giornalista pubblicista dal 2002, amava scrivere, conoscere le persone, ascoltarle e cogliere le loro sfumature. Alla sua città era legatissimo, ne vedeva pregi e difetti e sapeva raccontarla bene e con un pizzico di ironia, che non mancava mai, soprattutto negli articoli di politica.

Ieri mattina aveva seguito una conferenza stampa dedicata al Museo di San Caprasio, aveva scattato qualche foto della sala che sarà inaugurata la prossima settimana, aveva fatto domande e preso appunti sul cellulare, come faceva sempre. Dopo pranzo si è sentito male, mentre era a casa della madre, e si è accasciato a terra. E’ stata la mamma a chiamare i soccorsi, sul posto sono arrivati i militi della Croce bianca di Aulla che hanno fatto il possibile per rianimarlo. Purtroppo per lui non c’è stato scampo. I tentativi di rianimarlo sono stata vani. E’ morto sul colpo, ripetendo quello che era accaduto al padre, diversi anni fa. La terribile notizia ha fatto in fretta il giro di Aulla e tante persone si sono strette attorno alla famiglia, distrutta per una perdita così improvvisa e inaccettabile. Gianluca amava la musica, gli piaceva partecipare ai concerti, con gli amici, spesso anche di gruppi locali poco noti. Amava lo sport, correre in primis ma anche andare al mare.

Amava scrivere ed è stato addetto stampa di vari enti locali. Il giornalismo gli piaceva, soprattutto raccontare storie e scherzare su quelle che ascoltava. Sapeva essere pungente, all’occorrenza, divertente e sarcastico, ma anche sensibile quando scriveva qualcosa di doloroso. Aveva vissuto sulla sua pelle l’alluvione dell’ottobre 2011, quando si era trovato al buio, in mezzo ad acqua e fango. Lo raccontava spesso, non riusciva a dimenticarlo. Lascia nel dolore la madre Annamaria Ciuffani, che ha gestito per anni il chiosco davanti alle ex scuole di Aulla, distrutte dall’alluvione. Il chiosco era stato aperto dalla nonna di Gianluca, Isolina, e anche lui spesso ci andava, prima della chiusura definitiva. Lo frequentavano tuti gli studenti, era rifornito di bibite, merendine, penne e quaderni.

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