Ucraina, quando Mattarella fu in visita a Mosca, le sue parole sulla crisi del Donbass erano l’opposto del canovaccio che gli fanno ripetere in questi due anni

estratto del comunicato del Quirinale dell’ 11 aprile 2017

“Abbiamo naturalmente affrontato anche la situazione in Ucraina. L’Italia ĆØ molto preoccupata per l’assenza di sviluppi significativi sul terreno e di evoluzioni positive sul piano politico. Riteniamo che nessuno, non la Russia, non l’Europa, nĆ© l’Ucraina trarrebbero beneficio da una situazione di prolungata instabilitĆ  al cuore del continente.

Pertanto, e nell’apprezzare il rilevantissimo e prezioso ruolo dell’OSCE sul terreno, rinnoviamo la nostra fiducia nei confronti degli sforzi negoziali del Formato Normandia, in base agli Accordi di Minsk, e auspichiamo che la Russia eserciti tutta la propria influenza per il consolidamento del cessate-il-fuoco, per una rapida de-escalation e per la stabilizzazione del Paese, richiesta che rivolgiamo a tutti gli attori di quel teatro di crisi.

Ringrazio molto il Presidente Putin per l’accoglienza, per l’amicizia dimostrata in questa visita e gli esprimo molti auguri.”

(QUI LA CLIP)

Il Mattarella del 2017 esprime concetti diametralmente opposti rispetto al Mattarella del 2023. Come del resto ĆØ capitato con alcuni dei principali esponenti dell’attuale governo.

ƈ un teatro dell’assurdo dove a seconda del copione che gli viene fornito, questi recitano una diversa parte in commedia.

ƈ forse per questo motivo che per il ruolo del presidente dell’Ucraina hanno scritturato direttamente un attore vero.

Un attore NATO.

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