Crosetto come il Marchese del Grillo: la risposta da politicante di serie B all’attacco sacrosanto del fisico Rovelli sui suoi interessi

CROSETTO: “ROVELLI? ACCUSA RIDICOLA E VIOLENTA

(ANSA) “Un’accusa totalmente ridicola, lascia il tempo che trova. Come dice il Vangelo, dai loro frutti li riconoscerete”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto al Corriere replicando al fisico Carlo Rovelli che, dal palco del Concertone del primo maggio lo ha incluso tra i “piazzisti di strumenti di guerra”. “Io non parlerei mai di fisica e lui non può parlare di cose di cui non sa nulla – replica il ministro -. Purtroppo ha voluto personalizzare, facendo una cosa violenta e ad personam e abusando del mezzo pubblico”.

“Questo governo – assicura Crosetto – lavora per la pace”. Rovelli “si dice pacifista e spero che studiando l’Ucraina non sbagli la parte per cui lavorare, perché normalmente – sostiene il ministro – chi è pacifista poi è per i russi. Invece in questo governo siamo tutti per la pace in Ucraina”. “Attaccare il ministro della Difesa in un momento così, con una guerra sanguinosa alle porte dell’Europa – prosegue -, è una delle cose più gravi che si possano fare. Io sto lavorando anche per loro”.

L’attacco del fisico “mi ha fatto male”, ammette Crosetto, “come può succedere tutte le volte che le persone parlano senza conoscere”. “Io non ho un approccio ideologico e lui dovrebbe applicare lo stesso criterio”, dice. “Non sono un rissaiolo come lui ed altri”, “porgo l’altra guancia e gli mando un abbraccio”, aggiunge. Quella del ministro “non è una reazione da pacifista – precisa -, perché io faccio il ministro, non faccio il pacifista”. “Io sono tranquillo e deve stare tranquillo anche Rovelli”. Crosetto rinnova però l’invito “a pranzo o a cena” per Rovelli.

ROVELLI, ‘CROSETTO VICINO ALLE INDUSTRIE BELLICHE, SCANDALOSO’

(ANSA) “A me sembra scandaloso che la nostra Difesa, guidata da una persona così vicina alle industrie belliche, si occupi di fare il piazzista di armi, invece di occuparsi della difesa dell’Italia dalla guerra”.

Rincara la dose in un’intervista al Corriere il fisico Carlo Rovelli che, dal palco del Concertone del primo maggio, ha attaccato il ministro Guido Corsetto. In Ucraina “cercare la vittoria totale – per lo scienziato – è andare verso la Terza guerra mondiale”.

Definisce “il Papa, i brasiliani, i cinesi, gli indiani” come “la parte ragionevole del mondo” e vede il trattare con Putin la via per “trovare un modo di convivere su questo pianeta senza massacrarci”.

Ciò che il fisico ha voluto denunciare dal palco è “l’idea che noi ci riteniamo in diritto di uccidere e poi ci scandalizziamo se lo fa un sistema politico che non ci piace”. Il fisico condanna la Russia “con tutta la convinzione possibile”. “Ma voglio vivere in pace con il resto del mondo, non detestare il resto del mondo”, aggiunge. A La Stampa Rovelli racconta che, dopo il suo intervento al Concertone, “sono arrivati centinaia di messaggi, sono stato subissato. Insieme a tantissimi messaggi positivi, anche qualche insulto, pure forte, come è ovvio che sia”.

“Invece di usare le nostre risorse per fare ospedali, scuole, musica, lavoro, le cose buone del mondo, le usiamo per fare armi per ammazzarci l’un l’altro”, argomenta. Crosetto lo ha invitato a discutere sull’argomento. “Ho apprezzato molto i modi eleganti e signorili del ministro – commenta Rovelli -. Però non si tratta di una questione personale, ma di una questione politica che vorrei discutesse il Paese”.

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