Concertone del 1 maggio concentrato della retorica delle stro***te: Nicola Porro si infervora su questi giorni di feste senza senso

Che abbia inizio il Concertone del Primo maggio. Come da sei anni a questa parte a condurlo su Rai 3 ci pensa Ambra Angiolini. A lei – e non solo – vanno le critiche di Nicola Porro. Nella sua consueta rassegna stampa, il giornalista e conduttore di Rete 4 si toglie qualche sassolino dalla scarpa sul concerto dei sindacati di piazza San Giovanni. E, senza mai citarla, ecco che prende di mira chi ne è al timone.

Premettendo che la vita di ognuno di noi è scandita da cerimonie più o meno importanti, quelle più insopportabili – a detta di Porro – sono due: il 25 aprile e il 1° maggio. Per lui, infatti, si tratta di “due gigantesche rotture di co***ni, io raderei al suolo con il Napalm il calendario in quei giorni perché penso che siano il concentrato della retorica delle stro***te e della follia collettiva”. In particolare, per l’occasione della festa del Lavoro, “vorrei catapultarmi a Chicago o a Detroit dove il primo maggio non si festeggia e dove la disoccupazione è al 3,5 per cento”.

In Italia, invece, “le persone che pensano bene devono dire le cose che ti aspetti”. Da qui la frecciata a “chi conduce il concertone” che per la carriera è “meglio di Sanremo” e se ci arrivi “hai svoltato”. La Angiolini era “una ragazzina che veniva teleguidata da un vecchio regista sulla tv di Berlusconi”. Ora – conclude col dente avvelenato,”sali sul palco del concertone e sei redenta!”.

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