Conte senza vergogna anche il 25 aprile: commenta la lettera di Meloni e gioca al piccolo pacifista. Dimenticando che tutte le armi di Draghi le abbiano votate anche i suoi

“Buon 25 aprile e buona festa a tutti. Finalmente iniziano a esserci le premesse perché questa sia una festa condivisa, visto che oggi anche la Meloni vuole che questa sia condivisa e rinnega nostalgie del fascismo. Ne prendiamo atto”. Lo ha detto il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, arrivando al museo della Liberazione. “Quello che non condivido del suo appello – aggiunge – è la parte finale, quando ne approfitta poi per perpetuare questa escalation militare del conflitto russo-ucraino. E non mi sembra che sia questo il tema. Anzi direi che, come ha detto Papa Francesco, il coraggio ce l’ha chi vuole costruire faticosamente un percorso di pace, non chi si limita a invii e investimenti di attrezzature ed armamenti militari che ovviamente alimentano questa guerra”. E aggiunge “non cerchiamo la polemica a tutti i costi. Nelle pieghe di qualche dichiarazione ci può essere svarione ma lavoriamo tutti per ciò che ci unisce”, osserva rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di altri esponenti di FdI, perché “va apprezzato lo sforzo del loro leader anche se non è detto che riesca a portarsi tutti appresso”.

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