In un anno è passato dal prenderci per i fondelli all’ospedale in men che non si dica: la brutta fine dell’artista che faceva il fenomeno con la storia del 5G

È morto all’età di 60 anni Luigi Pagliarini artista, neropsicologo, esperto di robotica, docente e software designer. Era appassionato di intelligenza artificiale e vita artificiale, ed era considerato un luminare in questo settore. Docente, di Teoria della percezione e psicologia della Forma nell’Accademia di Belle Arti di Bari, professore associato nel Maersk Institute University of Southern Denmark, direttore (e fondatore) del Pescara electronic artists meeting e presidente di Artificialia, art director di Ecoteca, aveva insegnato anche nell’Accademia delle Belle Arti di Macerta e all’Isia di Pescara. Tante le pubblicazioni di libri, riviste a livello nazionale ed internazionale con numerosi premi e riconoscimenti ottenuti, ha esposto in musei e luoghi di cultura in tutto il mondo, collaborando anche con diversi istituti di ricerca ed università italiane ed estere.

Il tragico destino del professore Luigi Pagliarini Ferrari documentati in ordine cronologico nel suo profilo FB: negli ultimi tempi non aveva più la forza di rispondere al telefono, poi il ricovero in ospedale e il decesso, 60 anni

Il ricordo del consigliere comunale Giovanni Di Iacovo:

“É morto l’artista venuto dal futuro. Ci lascia oggi Luigi Pagliarini, amico carissimo e geniale che ha lottato fino all’ultimo come un leone contro la sua malattia. Luigi, neuropsicologo, docente di Teoria della percezione in Italia e di robotica in Danimarca, é stato uno dei primi e principali artisti italiani ad aver esplorato, utilizzato e coniugato la cibernetica con l’arte contemporanea. Collaborai con lui negli anni 90 al festival che dirigeva dalle nostre parti, il Pescara electronic artists meeting  di Ecoteca, mentre in Danimarca curava la sezione roboArt nel Robotsatplay Festival. Fu lui a guidare le mie esperienze a Tokyo, dove si recava spesso per studio e per la sua inarrestabile passione per l’innovazione.
Membro del comitato editoriale del Journal of artificial life and robotics e del Comitato scientifico della Conferenza internazionale psychology-based technologies il suo lavoro è stato riportato sulla stampa in tutto il mondo.
La sua passione é stata il futuro e nella sua ultima intervista, di circa un mese, fa ci disse: “bisogna essere coscienti di essere degli operai che lavorano per l’evoluzione, non della specie, ma dell’intero universo”.

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