Ricoverato in rianimazione dopo una caduta domestica causata da un malore. Calcio italiano in ansia per Alberto Zaccheroni

Il mondo del calcio è in ansia per le condizioni di Alberto Zaccheroniex allenatore di Milan, Inter e Juventus. Con i rossoneri ha vinto uno scudetto nel 1999 sorpassando al fotofinish la Lazio. Ha allenato anche la nazionale del Giappone e la sua ultima esperienza da tecnico risale al biennio 2017-2019 nel ruolo di ct degli Emirati Arabi Uniti. Il tecnico romagnolo è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena a causa di un trauma cranico a seguito di un incidente domestico e ora si trova in rianimazione.

Al momento della caduta, in casa erano presenti anche la moglie Franca e Lara, la compagna del loro figlio Luca. Alberto Zaccheroni è stato ricoverato in rianimazione: la prognosi, sebbene il tecnico sia vigile, è comunque riservata e le sue condizioni saranno monitorate in queste ore. Gli esami effettuati presso il trauma center del Bufalini hanno dipinto un serio quadro della situazione: ecco perché è continuamente sotto osservazione e la prognosi resta riservata.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, i sanitari – giunti prontamente nella sua abitazione che si affaccia su piazza Ubaldo Comandini a Cesenatico – hanno trovato Zaccheroni steso a terra privo di sensi nei pressi di una scala interna. Le prime cure sono state prestate per il robusto trauma cranico conseguente alla caduta. Al momento non è chiaro se a rendere critica la situazione sia stato il trauma in sé o se il colpo alla testa sia la conseguenza di un precedente malore. Gli esami tomografici che sono stati fatti in serata al trauma center dell’ospedale Bufalini hanno riportato un quadro della situazione molto serio.

La carriera di allenatore di Alberto Zaccheroni è esplosa a Venezia dal 1990 al 1993 dove – sotto la guida della presidenza Zamparini – ottiene la promozione in serie B dopo 24 anni. Quindi l’approdo a Udine per tre stagioni dal 1995 al 1998 e conquista una storia qualificazione in coppa Uefa. Il suo gioco è conosciuto in tutta Italia e lo sceglie il Milan per rifondare dopo la deludente stagione 1997/1998.

E al primo anno è subito scudetto: il duello con la Lazio è avvincente, il Milan recupera i nove punti che aveva di distacco e alla penultima giornata effettua il sorpasso decisivo. La conquista del tricolore non lo sottrae però alle critiche del presidente Berlusconi, che dopo averlo punzecchiato per due anni lo esonera nel marzo 2001 in seguito all’eliminazione dalla Champions per mano del Deportivo. Famosa la metafora del sarto utilizzata da Berlusconi nei confronti di Zaccheroni: “Un sarto distratto può rovinare una buona stoffa”.

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