Terremoto in Turchia e Siria, nuova scossa di magnitudo 7.5 con epicentro a Ekinozu. Si contano più di 1300 morti. Erdogan: “Il sisma più forte dal 1939”
Decine di città sono state colpite, sono centinaia le costruzioni crollate. Si cercano freneticamente i sopravvissuti tra le macerie.
Un potente terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito lunedì la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, abbattendo edifici e innescando una frenetica ricerca di sopravvissuti tra le macerie nelle città e nei paesi di tutta l’area. Attualmente il bilancio è di oltre 900 morti e migliaia di feriti, ma i numeri sono continuamente in aumento.
Su entrambi i lati del confine, i residenti sono stati svegliati nel sonno prima dell’alba si sono precipitati fuori in una notte invernale fredda, piovosa e nevosa. Gli edifici sono stati rasi al suolo da numerose scosse successive. I soccorritori e i residenti cercano i sopravvissuti sotto le macerie delle loro case in diverse città, lavorando tra grovigli di metallo e pezzi di cemento.
Terremoto, nuova scossa di magnitudo 7.5 in Turchia
Nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.5 (stima preliminare) nella stessa zona della prima del sisma che ha colpito stanotte la Turchia sud-orientale, con epicentro a 4,4 chilometri da Ekinozu.
Sisma Turchia-Siria: “I morti sono oltre 1.350”
Il bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria è salito ad almeno 1.358 morti: è quanto emerge dai conteggi nei due Paesi. Finora in Turchia si registrano almeno 912 vittime mentre in Siria un totale di almeno 446 tra zone controllate dal governo (326) e aree controllate dai ribelli (oltre 120).
Turchia, Erdogan: “Sono 2.470 le persone estratte dalle maceria fino ad ora”
Sono finora “2.470 le persone che sono state estratte dalle macerie”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan riconoscendo il lavoro “incessante” che stanno effettuando i soccoritori dopo il potente terremoto che ha colpito il sud della Turchia.
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