“Posso dirlo apertamente? Non me ne frega nulla!” Mario Giordano e il caso Cospito: la rasoiata sacrosanta contro le prefiche che si preoccupano delle condizioni di salute di un delinquente

Tra i tanti che chiedono di rivedere le restrizioni per Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41-bis e trasferito dal carcere di Sassari a quello di Milano, non c’è certamente Mario Giordano. Il giornalista apre l’edizione del 31 gennaio di Fuori dal coro, il programma televisivo del martedì sera che conduce su Rete4, con un’analisi dello sciopero della fame del terrorista: “Mi sta proprio qua questa questione.

Io mi preoccupo della salute di una bambina, mi preoccupo per la salute di quelli che finiscono al pronto soccorso, abbiate pazienza ma è più forte di me, non riesco a preoccuparmi per la salute del terrorista anarchico Cospito. Non riesco a preoccuparmi, sono tutti angosciati perché ha smesso di mangiare, ma se ha smesso di mangiare e ha scelto di non farlo pazienza. Questo è uno che ha gambizzato un dirigente di industria, ha messo una bomba davanti ad una scuola di carabinieri, ha passato una vita a teorizzare la violenza contro lo Stato. Adesso per protestare contro lo Stato che lo tiene al carcere duro, il famoso 41-bis, ha smesso di mangiare, pazienza. Ha – chiosa Giordano – smesso di mangiare e che non mangi, io non mi preoccupo. Mi preoccupo di altro, non di lui”.

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