di Cristina Gauri per il Primato nazionale
Nei magazzini Amazon il rispetto delle tabelle di marcia ha la prioritĆ rispetto alla dignitĆ di un uomo appena deceduto?Ā MuoreĀ dāinfarto nel magazzino Amazon dove lavorava, ma i responsabiliĀ coprono la zona dove si trova il cadavere con dei cartoniĀ per evitare di sospendere lāattivitĆ lavorativa degli operai: il fatto, che ha mandato su tutte le furie i dipendenti, ĆØ accaduto il 27 dicembre scorso a Colorado Springs, nello Stato Usa del Colorado.
Il deceduto, il 61enne Rick Jacobs, si ĆØ accasciato nel magazzino Amazon pochi attimi prima del cambio di turno. Resisi conto dellāaccaduto, i responsabili presenti avrebbero circoscritto il luogo dove giaceva il cadavere di Jacobs con alcuni cartoni per nasconderlo alla vista degli spedizionieri e di chiunque fosse presente,Ā per scongiurare lo stop dellāattivitĆ lavorativa. Il tutto ĆØ accaduto allāinsaputa degli altri dipendenti, che non si sono accorti di nulla. Stando invece alla versione fornitaĀ dallāazienda, i capiturno avrebbero circondato lāarea con i contenitori di cartone Ā«per tutelare la privacyĀ» del defunto.
Un problema di rispetto
Amazon, dunque, respinge al mittente le accuse per bocca di un portavoce che, riferisceĀ ilĀ Guardian, dichiara che le leggi Hipaa (Health Insurance Portability and Accountability Act) Ā«impediscono di rivelare dettagli su incidenti di questo tipoĀ». Di diverso avviso sono i dipendenti, secondo i quali il problemaĀ non ĆØ la privacy ma il rispetto per i propri dipendentiĀ che avrebbero lavorato ignari della presenza del cadavere. Nemmeno lāoperaio arrivato per coprire il turno successivo a quello di Jacobs era stato informato.Ā Ā«Scoprire cosa era successo dopo essere passato di lƬ mi ha fatto sentire molto a disagio, perchĆ© in questa struttura cāĆØ una palese mancanza di rispetto per le emozioni umaneĀ», ha spiegato un dipendente.
Ā«Il turno diurno arriva alle 7.00 o alle 7.30 del mattino e non siamo mai stati informati fino a quando non siamo arrivati nel luogo in cui si era verificato il fatto.Ā Nessun avviso prima di entrare nellāedificio. Nessun consulente in loco. SemplicementeĀ un volantino distribuito giorni dopo che ci informava di come ricevere una consulenza sulla salute mentaleĀ», ha aggiunto un altro, mentre una terza dipendente si sfoga cosƬ: Ā«Mi sono subito arrabbiata per il fatto che tutto funziona come al solito mentreĀ cāĆØ un essere umano che giace morto nellāarea di uscita. E io devo venirlo a sapere in sala relax. Mi ha fatto arrabbiareĀ il fatto che pensino che le nostre vite non siano importanti, che mi spazzino via per far uscire un paccoĀ».
Il prossimo passo dovrebbe essere quello di licenziare chi si permette di esprimere opinioni critiche sull’operato aziendale. Anche in via riservata. Nessuna sanzione. Licenziamento diretto.
Dopo, basterĆ sapere della avversarietĆ” dei dipendenti, attraverso il controllo a distanza dei loro parametri biologici, per via elettromagnetica.
Dopo ancora, dal controllo si passerĆ all’influenza diretta, fino all’eliminazione del libero arbitrio dei dipendenti.
Sdoganata anche questa prassi, saranno coloro che dominano gli organi mediatici e pubblici a ordinare a distanza cosa pensare e cosa fare.
Non ĆØ fantasticienza o patologia. Ć giĆ nel programma dell’organizzazione piĆ¹ potente al mondo. Un pretesto si trova sempre per qualsiasi mostruositĆ . Come la maggioranza dei tedeschi permise e giustificĆ³ l’olocausto.