“Troppi malori improvvisi” L’importante cardiologo italiano lancia un appello ovviamente inascoltato dai media mainstream: sono numeri choc

tratto dal blog di Gianluigi Paragone

Siamo stati tra i pochi giornali italiani a lanciare l’allarme per il moltiplicarsi di episodi di “malore improvvisi” che continuano a registrarsi con frequenza mai vista in ogni Regione d’Italia. Casi simili tra loro e che non risparmiano nemmeno i più giovani, nel silenzio di gran parte della stampa e del mondo della scienza. A confermare questa drammatica situazione sono ora gli stessi medici, come il professore ordinario di malattie all’apparato cardiovascolare a Bologna Alessandro Capucci. Che ha parlato apertamente di un boom nella fascia di età che va dai 12 ai 40 anni, un incremento drammatico che non può essere spiegato soltanto con la presenza, talvolta, di patologie congenite. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di malori totalmente inaspettati in pazienti perfettamente sani.

Intervistato dal portale Sanità Informazione, Capucci ha spiegato: “Sono arrivate diverse segnalazioni di casi di malori improvvisi da più parti: in Svezia, Asia, Taiwan, Israele e recentemente è uscito proprio un lavoro israeliano secondo cui i casi sono aumentati nell’ultimo anno”. Secondo un recente studio brasiliano sarebbe “un eccesso di catecolamine circolanti a determinare il danno cardiaco”, ma la spiegazione non ha convinto tutti.

“Nei casi di morte improvvisa a seguito di un malore – ha spiegato Capucci – l’autopsia avrebbe rivelato un aumento delle bande di contrazione e dei mononucleati che farebbe pensare ad un eccesso di catecolamine circolanti e infatti molte segnalazioni riguardano soggetti maschi giovani che praticano sport e che hanno dunque già un livello di catecolamine più elevato. Un eccesso di questi ormoni circolanti determinerebbe danni a livello miocardico e conseguente miocardite”.

Di fronte a questo improvviso aumento di malori improvvisi, quasi sempre legati a complicazioni cardiache, anche tra i giovanissimi, altri medici hanno invece iniziato a ragionare sui possibili effetti collaterali dei vaccini somministrati in massa (e con la forza) alla popolazione. Il dottor Luigi Cavanna, direttore del reparto di Oncoematologia dell’Ospedale di Piacenza, aveva per esempio ammesso a tal proposito: “Possibili correlazioni con i vaccini? È una tematica sicuramente da studiare e approfondire, è un dato molto rilevante perché il numero di pazienti con queste problematiche è molto alto. Dobbiamo capire il perché di questo aumento di persone malate di cuore”.

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