“Se ho mai sofferto per le polemiche? Una volta sola,Ā ho fatto l’imitazione di MisseriĀ e me ne sono pentito. Forse ho sbagliato, era eccessiva. Da lƬ ho imparato a limitarmi, tracciando una linea di confine tra ciĆ² che ĆØ simpatico e ciĆ² che ĆØ inopportuno”. Unico rimorso diĀ Checco Zalone, all’anagrafeĀ Luca Medici, che usa l’ironia come un’arma e a undici anni dalĀ Resto umile tour, parte in tournĆ©e col nuovo spettacoloĀ Amore+IvaĀ l’8 novembre da Firenze. Spettacolo in cui racconta l’attualitĆ  a modo suo: “Nello spettacolo propongo la storia di una famiglia arcobaleno che adotta un bambino in un orfanotrofio di Predappio. Come andrĆ  a finire?”.

Prodotto da Arcobaleno Tre e Mzl, con l’organizzazione generale diĀ LucioĀ eĀ NiccolĆ² Presta, il tour – che durerĆ  un anno – ha giĆ  toccato i 100 mila biglietti venduti solo sulla piattaforma Ticketone. Cappellino blu con visiera, rilassato, Zalone racconta lo spettacolo: le prime tre date di riscaldamento a Senigallia sono state un successo, Lucio Presta sottolinea come il pubblico sia stato suo complice. “ƈ stato chiesto di non fare filmati, nessuno ha spoilerato”.

“Nelle prime tre date a Senigallia la mia performance ĆØ andata crescendo – scherza il comico – il primo giorno mi avreste stroncato, il secondo incensato”. C’ĆØ attesa per il debutto, il comico annuncia che racconterĆ  la storia “di una signora che a febbraio voleva adottare una famiglia ucraina, ma era disperata perchĆ© erano finite: alla onlus le avevano detto che erano rimaste solo quelle siriane. ƈ un’ipocrisia un poā€™ borghese che ci ha pervasi a febbraio, ci saranno motivi di dibattito, se fai una cosa che prende tutti non funziona. Mi aspetto critiche, stroncature sane”.

La questione migranti, “o meglio il tema dell’integrazione, affrontato con il punto di vista di Mendel, padre della genetica”. La guerra, “con un Putin inedito – e una citazione chapliniana delĀ Grande dittatoreĀ – che parla in dialetto bitontino, o meglio un grammelot tra gli accenti pugliesi di provincia che assomiglia al russo”. Poi affronterĆ  il tema delle donne, “con una parte di sano maschilismo, perchĆ© abbiamo al governo una donna e il pubblico apprezza tantissimo”. E il nuovo esecutivo? “Non ho visto la tv, preparavo lo spettacolo. Posso dire che diĀ Giorgia Meloni mi ha colpito positivamente la capacitĆ  di comunicazione”.L’amore ha un prezzo? “Sarei volgarissimo”, risponde Zalone “diversi prezzi. In realtĆ  l’amore ĆØ una partita di giro, ĆØ la citazione di una frase di Jonh Lennon, questa ĆØ stata l’intuizione drammaturgica, ma poi chissĆ  dove si va a finire. Sembra uno spettacolo serio spiegato cosƬ. Comunque l’amore che dai ĆØ pari a quello che ricevi, ĆØ una partita di giro”.

Scritto conĀ Sergio Maria RubinoĀ eĀ Antonio Iammarino, al debutto l’8 novembre a Palazzo Wanny a Firenze, per toccare poi Bologna, Conegliano, Trieste, Ravenna, Torino e il Teatro gli Arcimboldi a Milano per tre settimane nel periodo natalizio,Ā Amore+IvaĀ nasce “per divertire il pubblico, che ne ha bisogno. La libertĆ ? Ce n’ĆØ di piĆ¹ nello spettacolo teatrale, arriva meno gente. Non temo la critica, ma ci sarĆ  la polemica sui social. Peraltro io non ci sono sui social e ho capito che questo alimenta il dibattito. OggiĀ  ĆØ molto piĆ¹ difficile trovare prede, risultano meno interessanti i personaggi, sono tutti sui social, si rendono reperibili: cosa vuoi scoprire? Ho riso tantissimo sul maestro Muti, passo le notti a guardare su Rai 5 le sue lezioni, vola in alto”. Cos’ĆØ cambiato dai tempi diĀ Resto umile tour? “Allora l’apice eraĀ l’imitazione diĀ Roberto Saviano, ma in quel momento lƬ era intoccabile, era irrivererente prenderlo per il c**o. Oggi non ĆØ piĆ¹ cosƬ, ĆØ difficilissimo prendere per il c**o senza risultare banale o scontato”.