Addio ora legale, ora è ufficiale: tra sabato 29 e domenica 30 tornerà l’ora solare con le lancette andranno spostate indietro di un’ora dalle 3 alle 2. Nessuna decisione presa per prorogarla

Ancora una settimana, poi saluteremo l’ora legale: tra sabato 29 e domenica 30 tornerà l’ora solare con le lancette andranno spostate indietro di un’ora dalle 3 alle 2. Si dormirà quindi un’ora in più. Un sistema che in Italia è stato adottato dagli anni ’60 e spesso criticato. Ancora di più negli ultimi tempi davanti alla crisi energetica che sta comportando un aumento esponenziale del costo delle bollette. Secondo quanto emerge dalla ricerca realizzata dal Centro Studi di Conflavoro Pmi mantenere l’ora legale farebbe risparmiare 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità.

Spiega Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi ad Adnkronos come: “È vero che l’alba dello stesso giorno verrebbe spostata alle 8.34, anziché alle 7.34, ma il risparmio di consumi e luce elettrica sarebbe comunque maggiore visto che alle cinque di pomeriggio la gran parte delle attività lavorative è ancora in pieno svolgimento”. Eseguendo un calcolo spannometrico, ipotizzando che nel periodo in cui vige l’ora solare si applicasse l’ora legale (30 ottobre – 26 marzo, per un totale 147 giorni), sostiene Conflavoro Pmi, “si acquisterebbe un’ora di luce naturale al giorno in più, per un totale di 147 ore”.

Ora solare, tra sabato 29 e domenica 30 lancette indietro un’ora

“Considerati gli attuali prezzi, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia ipotizzabili in 2,7 miliardi di euro per il 2023. Si tratta di una stima basata sull’ultimo fabbisogno energetico certo (dati del gestore al 2021) pari a 318,1 miliardi di KWh rinnovabili comprese (i primi 8 mesi del 2022 hanno già registrato una media di fabbisogno mensile di 25,9 miliardi di KWh) calcolati sul prezzo oggi nel mercato tutelato da Arera, ossia 0,51 euro/KWh calcolato al momento per il mese di ottobre 2022″.

Ma non tutti sono d’accordo: tra gli scettici troviamo, ad esempio, la Società Italiana di Endocrinologia. Secondo Annamaria Colao, Presidente Sie e Ordinario di endocrinologia all’università Federico II di Napoli, le serate più luminose sarebbero infatti meno affini all’orologio biologico del nostro organismo, che di sera ha bisogno del buio per produrre melatonina e garantirsi un riposo adeguato.

Al momento, tuttavia, nessuna decisione ufficiale è stata presa in merito. E quindi l’appuntamento per il nuovo cambio dell’ora (dalla solare alla legale) è previsto per la notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Se i benefici sulle bollette sono indiscutibili, sugli effetti che avrebbe l’ora legale tutto l’anno per la salute ci sono meno certezze.

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