Sergio Mattarella vuole fare in fretta. Lo sostiene la Stampa, secondo cui le consultazioni per la formazione del governo guidato da Giorgia Meloni partiranno il prima possibile. Lunedì 17 o martedì 18 ottobre vengono indicati come le date più probabili, ma non è escluso che si riesca ad anticipare addirittura a sabato 15.
“Molto dipenderà dai tempi tecnici – scrive la Stampa – e da quanto i nuovi eletti, convocati per la prima riunione il 13 ottobre, saranno celeri a nominare i presidenti di Camera e Senato”. L’intenzione da parte di tutti è di non perdere tempo, ma anzi di anticipare il più possibile le consultazioni, dato che l’insediamento del nuovo governo Meloni coinciderà con giorni di fuoco a livello europeo: incombe la scadenza per inviare la bozza di legge di Bilancio a Bruxelles. Probabile però che ci sia a prescindere una proroga da parte dell’Ue, in modo da consentire la formazione del nuovo esecutivo.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews
Dato che c’è tanto lavoro da fare, e pure in fretta, la Meloni per ora ha scelto un profilo basso e la via del silenzio: non è tempo dei toni trionfali, c’è da portare a casa la nuova squadra di governo e soprattutto da studiare tutti i dossier più scottanti e urgenti. “Il primo obiettivo – si legge ancora sulla Stampa – è tenere calmi i mercati e rassicurare l’Europa. Ecco perché è diventata cruciale la scelta del prossimo ministro dell’Economia. Tutto dipende dal nome. La presidente di FdI continua a sperare in Fabio Panetta, membro del board della Bce”.