Elezioni anticipate, si vota prima del previsto! Anticipazioni di agenzia danno come probabile la data del 18 settembre per consentire ad un nuovo governo di votare la legge di bilancio

A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti di governo, è il 18 settembre la data sulla quale si sta ragionando in queste ore per il ritorno alle urne per le elezioni politiche 2022. Una data che da alcuni viene data ormai per certa e che dovrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore, dopo gli incontri del Capo dello Stato Sergio Mattarella con i presidenti delle Camere.

Sarebbe invece possibile votare domenica 25 settembre, rispetto alla quale va sciolto il nodo legato alla vigilia del Capodanno ebraico.

Se arrivasse il via libera, che viene considerato possibile, si sistemerebbero tutte le tessere del puzzle, perché a quel punto verrebbero rispettati anche i 60 giorni prima della data delle elezioni, richiesti per la comunicazione dell’elenco provvisorio degli italiani all’estero aventi diritto al voto dal ministero dell’Interno a quello degli Esteri. Difficile ipotizzare un voto trascorsi soltanto 45 giorni dalla fissazione della data delle elezioni: significherebbe andare alle urne l’11 settembre.

Quanto alla prima riunione del Parlamento, che in base all’articolo 61 della Costituzione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni, possibile il 7 ottobre in caso di voto il 18 settembre, una settimana dopo, il 14, in caso di urne il 25 settembre.

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Il sondaggio Ghisleri: “Niente è scontato”. Cosa può accadere

Attenzione, nulla è scontato per le elezioni anticipate”. La sondaggista Alessandra Ghisleri, in collegamento con In Onda, il talk politico di LA7, mercoledì 20 luglio, sposa la linea del direttore Paolo Mieli: “Non diamo tutto per scontato. La situazione fotografata fino adesso vede un centrodestra, un centrosinistra e alcuni partiti al centro, ma credo che ci saranno nuove coalizioni perché tutti i partiti stanno cercando di inserirsi, raggrupparsi e costruire un loro percorso per trarre vantaggi in base a questa legge elettorale”.

Secondo la direttrice di Euromedia Research la grande incognita è la reazione degli italiani a una crisi di governo ritenuta incomprensibile ed evitabile con le emergenza sanitarie e socioeconomiche in atto: “Per quanto la memoria sia breve, il 2 ottobre (la prima data del voto, nda) è molto vicino. La legge elettorale prevede che le coalizioni sono più forti e dipenderà da come si aggregheranno le forze politiche”.

L’ultimo sondaggio di SVG vede Fratelli d’Italia primo partito al 23,8%, cresce anche il PD, mentre gli altri scendono come il M5s che Ghisleri dà al 10,5% per la mancata fiducia al Dl Aiuti in Senato il 14 luglio. Da capire quanto varrà “Insieme per il futuro”, il movimento di Luigi Di Maio e tutti gli spin off del Partito Democratico che, se raggiungessero la percentuale minima, potrebbero portare seggi in dote alla nuova maggioranza.

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