Conte si conferma un burattino senza spina dorsale! Decisa la linea da tenere nell’incontro con Draghi: quattro chiacchiere e si conferma la fiducia. I parlamentari Cinquestelle preferiscono altri 10 mesi a 15mila euro

Abbiamo scherzato! – Alla riunione del consiglio nazionale del Movimento 5 stelle prevale la scelta di restare al governo: Conte presenterà alcune richieste a mario draghi, ma non ci sarebbe la volontà di strappare (e perdere poltrona e pensione) – l’incontro tra Peppiniello e “Mariopio” ora è previsto in questi minuti (ore 12).

(ANSA) – Secondo quanto si apprende da fonti che hanno seguito il consiglio nazionale del Movimento, nella riunione, al momento, sembrerebbe essere passata la linea per rimanere al governo, con alcune richieste che verranno presentate dal leader del M5s Giuseppe Conte al premier Mario Draghi. L’incontro tra i due è previsto alle 12. Durante l’incontro ci sarebbe stato un lungo confronto tra le varie anime dei pentastellati.

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Crisi di governo, questione di ore. La situazione sul Dl Aiuti è talmente critica da costringere Mario Draghi ad anticipare l’incontro con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: i due si vedranno alle 11 a Palazzo Chigi, e non più alle 16.30 come previsto inizialmente. Anche per questo l’avvocato ha riunito già alle 9 il Consiglio Nazionale del Movimento. Al tavolo di Draghi presenterà i punti su cui 5 Stelle non intendono piegarsi: il superbonus, su cui manca l’accordo nella maggioranza è che ha costretto la Camera a far slittare il voto, ieri sera, nella speranza che dal faccia a faccia Draghi-Conte esca la mediazione definitiva.

Conte vuole conferme sul bonus edilizia, il premier vuole stroncarlo. In ballo c’è una fiducia al Dl Aiuti che i 5 Stelle potrebbero non votare, sancendo di fatto la fine dell’esecutivo e della maggioranza. Ma sarà una resa dei conti anche personale,  dopo le presunte pressioni di Draghi su Beppe Grillo per rimuovere l’ex premier dalla guida del M5s, denunciate dal sociologo De Masi sul Fatto quotidiano la scorsa settimana. 

Sarà, dunque, “il giorno dell’Armageddon”, come lo chiama il retroscenista del Quotidiano Nazionale Ettore Maria Colombo. Uno showdown politico, e sarà importante capire come arriverà Conte al confronto. Vale a dire, se i 27 del “Consiglio allargato” dei grillini gli darà il mandato di rompere o se prevarrà la linea governista, che attualmente sembra in minoranza. E le tensioni esplose martedì nel vertice di maggioranza, con Movimento e Pd – alleati – incapaci di dialogare sul superbonus, non fanno presagire nulla di buono. Per Draghi, ovviamente.

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  1. cosa attendersi da un insulso che in nome di una pseudo emergenza ha chiuso in casa gli italiani con dpcm illegali?..

    pensate veramente che sia capace di far saltare il governo sapendo che poi finirà a forum come l’opinionista?..

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