Dottor Szumsky, lo Stato non perdona! Dopo i processi dell’Inquisizione, eliminata la sua lista civica dalla corsa elettorale nella città dove risiede

SANTA LUCIA DI PIAVE – La lista Insieme per Santa Lucia presenterà un esposto alla Procura sulla sua ricusazione alle elezioni amministrative. L’obiettivo, come hanno spiegato ieri, 8 giugno, Luca Bellotto e Riccardo Szumski, è chiarire cosa sia andato storto nella redazione dei documenti presentati e respinti per alcune inadempieze, e se ci siano responsabilità. «Non vogliamo puntare il dito contro nessuno – dichiara Bellotto – Vogliamo solo vederci chiaro e ci sono molti punti oscuri che vanno chiariti nel modo in cui hanno operato coloro che dovevano garantire la regolarità dei documenti presentati. Non facciamo nomi, ma ci sono molti attori che dovranno rispondere del loro operato».

Dalla lista di Szumski, Bellotto invita le persone a non votare

Bellotto, che nei giorni scorsi ha invitato la cittadinanza ad astenersi dal voto domenica, dichiara: «È molto meglio avere un commissario che amministri il Comune per pochi mesi, piuttosto che un sindaco che si insedi per cinque anni, anche se del luogo. Infatti tra meno di un anno si tornerebbe alle urne e così i cittadini avrebbero la possibilità di scegliere tra due o tre liste, come è giusto che sia. Chiedere ai nostri cittadini di non andare a votare è più democratica del fatto che ci sia un solo candidato».

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Alla domanda se crede che la bocciatura della lista abbia qualcosa a che fare con il suo comportamento durante i due anni di pandemia per le sue posizioni, Szumski risponde: «Certamente. Credo di sì». Un’altra domanda per Bellotto è stata che a fronte del fatto di non essere stati in grado di gestire la redazione dei documenti elettorali, qualcuno potrebbe avere dei dubbi sulle capacità di governare bene il paese. «L’unico errore che abbiamo fatto – ha risposto – è stato quello di fidarci di coloro che dovevano preparare le carte. A questo scopo l’esposto, che farà chiarezza». Szumski gli fa eco e afferma: «Il Comune è sempre stato amministrato bene. Ci siamo sempre fidati dei nostri dipendenti. Quello addetto all’ufficio elettorale, che era in forza da trent’anni, è da poco andato in pensione. Sarà il giudice a chiarire se ci sono delle responsabilità».

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