Sono parole preoccupate e preoccupanti quelle di Mario Draghi che ha aperto a Parigi i lavori della riunione ministeriale dell’Ocse. “Come mostra l’ultimo Economic Outlook dell’Ocse, l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e a un forte aumento delle aspettative di inflazione“, ha esordito il nostro presidente del Consiglio. “Le banche centrali hanno iniziato a inasprire la politica monetaria, portando a un aumento degli oneri finanziari”, ha aggiunto. “L’interruzione delle filiere alimentari, in particolare del grano, ha fatto salire i prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria“. Quindi, ha sottolineato Draghi, “i nostri sforzi per prevenire una crisi alimentare devono partire dai porti ucraini del Mar Nero. Dobbiamo sbloccare i milioni di tonnellate di cereali bloccati lì a causa del conflitto”.
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Non solo. Secondo il premier “dobbiamo ridurre il prezzo dell’energia e offrire un sostegno alle famiglie e alle aziende, concentrandoci sui più bisognosi. Misure come un tetto al prezzo del gas russo potrebbero portare alla riduzione della crescita dell’inflazione, oltre a ridurre i flussi finanziari diretti a Mosca”.
Perché, ha proseguito Draghi, “insieme all’energia, i prezzi dei prodotti alimentari stanno contribuendo a far salire il tasso di inflazione anche nei paesi più ricchi. Nell’area dell’euro, i prezzi sono aumentati dell’8,1% a maggio rispetto a un anno prima. Tuttavia, se escludiamo elementi come l’energia e il cibo, l’aumento è solo circa la metà, una differenza significativa, ma molto meno che negli Stati Uniti. In alcuni Paesi, questa cosiddetta inflazione core è ancora più bassa: in Italia, si è attestata al 2,9% a maggio”. La disoccupazione, ha concluso il premier, “è appena al di sotto del 7% nell’area dell’euro, mentre i consumi rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemia. Questi sono tutti segni che c’è ancora capacità inutilizzata nell’economia. Almeno nell’Ue, l’aumento dell’inflazione non è interamente il segno del surriscaldamento, ma in gran parte il risultato di una serie di shock dell’offerta”.
MAMMA MAMMA! è arrivato il circo! mi porti a vedere i pagliacci?
per la pandemia sparava numeri esagerati, ora al contrario, sull’economia minimizza, e spara fregnacce.
La crisi alimentare !!
quanto rappresenta il grano ucraino sul mercato mondiale ?? il 2, forse il 3%, un grano oltretutto “ricco” di glifosato cancerogeno destinato in gran misura allo “smaltimento” nei paesi poveri,
Inflazione!!
dice al 9% su base annua !!?? di certo vive in un altro mondo! il solo costo dell’energia, forza motrice dell’industria, e questo solo grazie alle lungimiranti caxxate fatte, in un anno è triplicato;
certo che se poi basano i loro studi sui prezzi di cosa gli italiani non comprano più stiamo freschi!
Un esempio semplice semplice su tutti?? prima, la carote confezione da un kg. euro 1, oggi sempre un euro ma confezione da 0,8 kg.
Il costo della spesa media mensile di una famiglia ha superato il 20%.
da stentare a credere che abbia ancora il coraggio di parlare.