Michele Santoro interviene a gamba tesa contro il Copasir reo, come dice sacrosantemete il decano dei giornalisti, di essere andato oltre i suoi compiti istituzionali ed aver compilato delle liste di coloro che sarebbero a libro paga della Russia.
In pochi minuti Santoro non solo dimostra il tutto, ma giustamente interpella il governo che, siamo sicuri, farà pesce in barile.
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Santoro è giustamente indignato per aver scoperto che in Italia non esiste una destra o una sinistra ma solo una politica di intrallazzo tra cani e porci, con il consenso di un capo dello Stato indegno che ha designato un vile affarista non eletto quale premier di un governo di farabutti