Non solo il gas si paga in Rubli! Dagli aerei al daspo per i politicanti europei, ecco le sanzioni che ha deciso Putin

Non c’è solo la guerra sul campo. Come dimostra la decisione di Putin di imporre il pagamento del gas in rubli il conflitto si combatte anche sul terreno economico e su quello diplomatico, ed è principalmente su questo che il Cremlino in queste ore si sta distinguendo nei confronti dell’Occidente. Il trentaseiesimo giorno di ostilità in Ucraina è stato anche il giorno che ha visto Mosca approvare alcuni importanti provvedimenti che modificano ancora un quadro internazionale nuovo e in rapido cambiamento.

Il pagamento del gas russo in rubli
Innanzitutto c’è il tema del gas: all’indomani delle conversazioni con i capi di governo di Italia e Germania, due nazioni che sono tra i suoi maggiori clienti europei, il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato il decreto che impone ai Paesi “ostili” di pagare le forniture di gas in rubli. Tale decisione ha lo scopo di aumentare la domanda valuta russa ed evitarne un collasso. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha spiegato che i contratti prevedono il pagamento in euro e chiedere di saldare in un’altra valuta costituirebbe una violazione. La soluzione proposta da Putin prevede di effettuare versamenti in euro a Gazprombank, non colpita da sanzioni, che poi provvederebbe a cambiarli in euro.

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Gli aerei stranieri restano in Russia
Tutti i velivoli stranieri ancora parcheggiati negli scali russi  vi resteranno e sono stati inseriti nei registri del Paese. Ad annunciarlo il vicepremier, Yuri Borisov. “La maggior parte degli aeromobili Boeing e Airbus della flotta delle compagnie aeree russe sono rimasti nella Federazione Russa e sono elencati nel registro russo”, ha spiegato Borisov, “la Federazione Russa ha l’opportunità di gestire la flotta di aerei stranieri rimasti nel Paese”.

Divieto di ingresso ai leader europei
Per finire c’è il capitolo diplomatico: molte tra le principali autorità dell’Unione europea e altre figure pubbliche non potranno entrare in Russia in risposta a quelle che il Cremlino ha descritto come politiche anti-russe. “Le restrizioni si applicano ai vertici dell’Unione Europea; tra cui un certo numero di commissari europei e capi delle strutture militari dell’Ue, nonché la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo che promuovono politiche anti-russe”, ha annunciato il ministero degli Esteri russo. Mosca ha affermato che la lista nera comprende anche rappresentanti di alcuni Stati membri dell’Ue, personaggi pubblici e giornalisti ritenuti “personalmente responsabili della promozione di sanzioni illegali anti-russe, dell’incitamento ai sentimenti russofobici e della violazione dei diritti e delle libertà dei russofoni”

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  1. Le.vorremmo avere anche noi queste liste per.poter innondare di mail di protesta questo club di fessi che ha creato questo casino….

  2. LA FAME E LA DISTRUZIONE della COLONIA Italiota e di tutta EuroPapponia E’ PRONTA:

    La Russia fornirà cibo e raccolti solo ai paesi amici: sia per i rubli che per la loro valuta nazionale in proporzioni concordate, ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev.

    Ne ha scritto nel suo canale Telegram, definendo la nota “Il nostro cibo contro le loro sanzioni”.

    “Ricordo che durante la mia infanzia, l’URSS ha acquistato grano dal Canada. Era strano, il paese più grande e il grano – per dollari. Oggi il quadro è ben diverso: la Russia è il più grande produttore di grano, insieme a India e Cina. E negli ultimi anni, il più grande esportatore di grano.

    È successo che la sicurezza alimentare di molti paesi dipende dalle nostre forniture. Si scopre che il nostro cibo è la nostra arma silenziosa. Silenzioso ma minaccioso.

    E se qualcuno non lo sa o l’ha dimenticato, l’esportazione dei nostri prodotti agricoli supera l’esportazione di armi vere: l’anno scorso ammontava a oltre 37 miliardi di dollari.

    Tenendo conto delle sanzioni totali imposte contro di noi dai paesi occidentali, delineerò alcuni punti semplici ma importanti sulla sicurezza alimentare della Russia.

    Primo. Sono sufficienti diversi e deliziosi prodotti russi per soddisfare pienamente le nostre esigenze domestiche.

    Secondo. La priorità nelle forniture alimentari è il nostro mercato interno. E il controllo dei prezzi. Allo stesso tempo, lo Stato continuerà a fornire assistenza sistematica e su larga scala agli agricoltori.

    Terzo. Forniremo cibo e raccolti solo ai nostri amici (fortunatamente ne abbiamo molti, e non sono affatto in Europa e non in Nord America). Vendiamo sia per rubli che per la loro valuta nazionale in proporzioni concordate.

    Il quarto. Non forniremo i nostri prodotti e prodotti agricoli ai nostri nemici. E non compreremo nulla da loro (anche se non compriamo nulla dal 2014, ma l’elenco dei prodotti vietati all’importazione può essere ampliato).

  3. Come verranno effettuati i pagamenti in rubli per il gas naturale russo a partire da questo 1 aprile?

    Vladimir Putin ha avvertito che gli attuali contratti di fornitura saranno sospesi se i clienti si rifiutano di rispettare l’obbligo di effettuare pagamenti nella valuta nazionale russa.

    La Banca centrale russa ha  pubblicato giovedì lo schema di pagamento in rubli che integra il decreto firmato lo stesso giorno dal presidente Vladimir Putin e che si applicherà agli acquirenti stranieri di gas naturale russo dal 1 aprile.Secondo i documenti, la banca russa Gazprombank aprirà su richiesta di acquirenti stranieri conti bancari speciali di tipo “C” in valuta estera e conti bancari speciali dello stesso tipo in rubli.Questa classe di conti convertibili corrisponde a un tipo speciale di conti che le banche possono aprire per i non residenti, sia persone fisiche che giuridiche. Allo stesso tempo, i clienti potranno richiedere questi conti  senza dover presentarsi di persona  presso l’istituto. Una volta aperto, l’acquirente può versare l’importo in valuta estera, stabilito nell’ambito dei contratti di fornitura, sul conto nella valuta corrispondente. A sua volta, la banca effettuerà la conversione della somma in valuta estera vendendola alla borsa di Mosca e depositerà i fondi in rubli ottenuti da tale operazione nell’altro conto dell’acquirente. Infine, viene effettuato il trasferimento dell’importo in rubli al venditore.I contratti saranno sospesi in caso di mancato pagamentoL’acquirente dovrà pagare il fornitore di gas russo con i fondi ottenuti dalla vendita della valuta estera. Come annunciato giovedì dal presidente della Russia, se i pagamenti non vengono effettuati, la Russia lo considererà un default. Ha anche avvertito che i contratti  in corso saranno sospesi  se i clienti si rifiutano di rispettare questo nuovo requisito del governo russo.

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