Shevchenko, la sceneggiata a New York. Si presenta in lacrime alla convention ma non ci pensa nemmeno di andare a combattere nella sua patria

Shevchenko da New York messaggio ai giovani sulla guerra in Ucraina: “Fate anche voi la vostra parte”

Emozionato e a tratti con le lacrime agli occhi. Così si è presentato ieri sera Andriy Shevchenko a New York davanti ad una platea di circa duemila ragazzi arrivati nella Grande Mela per partecipare a Change the World, l’evento di model UN organizzato dall’associazione Diplomatici.

L’ex giocatore del Milan e della nazionale ucraina, vincitore del pallone d’oro, ha lanciato un accorato messaggio per chiedere di fermare la guerra nel suo PaeseAd un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa in UcrainaAndriy Shevchenko è arrivato a New York per condividere, nuovamente, un messaggio al mondo. Questa volta rivolgendosi direttamente ai giovani, chiedendo anche ai ragazzi di fare la loro parte.

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Andriy Shevchenko con il figlio Jordan a New York

Qual è il suo appello?

“Faccio parlare il mio cuore – ha esordito Shevchenko – Il mio appello è di non essere indifferenti. Prendete posizione, potete aiutarci mandando cibo, acqua o aiutare i profughi nei vostri paesi. Voi giovani con i social media potete far sapere al mondo cosa sta succedendo nel mio paese”

Come vive questi momenti terribili per il suo Paese?

Quando senti che i tuoi amici, i tuoi compagni di giochi, i tuoi familiari sono sotto le bombe, come vuoi che mi senta. Esattamente da un mese il mio paese sotto attacco, uccidono i bambini, siamo sotto una oppressione militare. Uccidono le persone e il mio cuore è rotto, ma sono orgoglioso del fatto che il mio paese difende la sua democrazia. L’Ucraina è con il suo presidente.

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  1. MEDIA ITALIANI: CRIMINALI DI GUERRA

    L’ambasciatore russo in Italia ha intentato una causa contro La Stampa presso la procura di Roma
    25 marzo 2022, 13:09Testo: Natalia Anufrieva

    L’ambasciatore russo in Italia Sergei Razov ha intentato una causa presso la procura romana per una pubblicazione provocatoria sul quotidiano locale La Stampa.

    Razov ha affermato che “il 22 marzo il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo d’autore, il cui titolo solleva la questione della possibilità di assassinare il presidente russo”, riferisce Tass .

    “Il codice penale della Repubblica italiana prevede la responsabilità per istigazione a delinquere. Io, come cittadino russo in Italia, ho presentato ricorso alla procura di Roma con la richiesta di indagare in modo accurato, obiettivo e imparziale su questo caso”, ha sottolineato il diplomatico.

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