Processo assalto alla CGIL: richieste condanne elevatissime. Roba degna delle peggiori dittature sudamericane

Prime richieste di condanna per i 6 imputati che hanno scelto il rito abbreviato accusati dell’assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma, nell’ambito della manifestazione no green pass dello scorso 9 ottobre.

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Il pm ha chiesto 8 anni di reclusione con l’accusa di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale per Fabio Corradetti, figlio della compagna del leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, per Massimiliano Ursino, leader della sede palermitana di Forza Nuova, Roberto Borra e Massimiliano Petri. Tutti e quattro hanno recidive specifiche. Mentre per gli altri due imputati, il torinese Federico Trocino e il romano Francesco Bellavista, il pm ha chiesto 6 anni e mezzo di reclusione: entrambi sono incensurati.

Il giudice deciderà se accogliere la richiesta di condanna nella prossima udienza. Intanto lunedì prossimo entrerà nel vivo il processo per gli altri 7 imputati accusati dell’assalto alla Cgil. Tra loro ci sono Giuliano Castellino, Roberto Fiore e Luigi Aronica, accusati anche di istigazione a delinquere, oltre che di devastazione.

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