“Cosa accadrà il prossimo inverno” Pregliasco gioca a fare il mago, in realtà svela le parole d’ordine che serviranno al regime per tenere vivo il Green Pass

“L’estate magari sarà tranquilla, ma l’inverno prossimo sarà certamente a rischio”: Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia dell’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi, preferisce essere ancora piuttosto cauto sulla situazione pandemica in Italia. Parlando della fine dello stato di emergenza, per esempio, ha sottolineato: “Occorre spiegare che questo comporta una maggiore responsabilizzazione dei cittadini. Bisogna andare per gradi, salvaguardando la vaccinazione, i richiami e preparandoci all’endemizzazione del virus”.

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Intervistato da La Stampa, l’esperto ha parlato anche della eventuale eliminazione delle misure anti-Covid: “Non esiste un manuale di gestione della pandemia e ci possono essere molte valutazioni politiche a riguardo. Spesso non si conta solo la salute, ma l’equilibrio sociale, psicologico ed economico di un popolo”. Riferendosi in maniera specifica all’Italia, però, ha aggiunto: “Anche da noi c’è molta voglia di finirla con le misure e tanti messaggi di questi giorni vengono interpretati come un liberi tutti, mentre ogni giorno è ancora come se cadesse un aereo per i tanti morti che si registrano”. 

Sulla durata del certificato verde, invece, ha detto: “Il Green Pass non deve durare per sempre, ma almeno fino a giugno sì. Poi si vedrà in base all’andamento epidemiologico”. La sua prudenza deriva dal fatto che – a suo dire –  “Omicron non sarà l’ultima delle varianti, ma per fortuna è più probabile che le mutazioni vadano verso un’attenuazione della pericolosità del virus”.

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  1. con il pretesto di raggiungere “zero contagi” sapendo bene che in realtà é un utopia, vogliono imporre il Tso alla popolazione italiana con cadenza semestrale, perché sono dei prezzati sul libro paga big pharma, come ai tempi lo era il Poggiolini poi finito in manette

  2. Abbiamo capito dove volete arrivare. Farmaci che non sevono a nulla ogni 6 mesi per vedere fino a che punto le persone resistono. Premesso che sono pericolosi per le reazioni avverse ma l’antigene è quello di un virus che non esiste più da almeno 2 anni e non è nemmeno completo, è solo una parte per di più quella che muta più frequentemente! E volete parlare di scienza?

  3. Prossimo politico, mago, direttore d’ospedale star televisivo, ma la sua arte in cui nessuno può superarlo è l’ipocrisia con il beneplacido di altrettanti ipocriti, circa il 90% degli italiani. Un genio che il mondo ci invidia.

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