Amato Presidente della Corte Costituzionale proprio adesso non è un caso: dovrà proteggere Draghi dalla valanga di ricorsi contro le sue infami imposizioni

di Michela Crudelini per Byoblu

diverso tempo era aleggiato il suo nome tra i possibili candidati alla Presidenza della Repubblica: Giuliano Amato. E invece nel giorno in cui Sergio Mattarella con buona probabilità riceverà un secondo incarico per il Quirinale, Giuliano Amato viene nominato Presidente della Corte Costituzionale.

“Coincidenze” temporali perfette

Un incarico ottenuto con un voto all’unanimità che era nell’aria già da tempo. Amato potrà così ricoprire l’incarico di Presidente del più alto organo giuridico italiano per i prossimi 8 mesi, fino a quando scadrà il termine ultimo del suo mandato da giudice di nove anni. Era stato infatti nominato nel 2013 dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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La nomina di Giuliano Amato in un ruolo di primo piano non sembra essere casuale, soprattutto considerando le tempistiche. Il suo mandato avrà infatti scadenza alla fine del 2021, coprendo così le prossime fasi dell’emergenza sanitaria. E in una fase così delicata il ruolo della Corte Costituzionale potrebbe essere molto rilevante, in particolare per quel che riguarda eventuali ricorsi in merito all’obbligatorietà della vaccinazione contro il Covid oppure all’utilizzo esteso del green pass e del super green pass.

Nel 2022 molti ricorsi arriveranno alla Corte Costituzionale

Sappiamo infatti che sono numerose le cause aperte in tutta Italia rispetto alla legittimità delle più recenti disposizioni del Governo Draghi in ambito sanitario, su cui si dovranno esprimere i magistrati.

Nel caso in cui dovesse essere sollevata una questione di legittimità ecco che entrerebbe in gioco la Corte Costituzionale per mettere la parola fine sulla questione e eventualmente dichiarare l’incostituzionalità della legislazione vigente. Questo è l’obiettivo di molti avvocati che stanno seguendo i ricorsi su vaccinazione obbligatoria contro il Covid e certificato verde, come raccontato da Marco Mori in diverse interviste.

Ecco che il ruolo di Giuliano Amato risulterebbe essere così centrale per la sopravvivenza politica del Governo, le cui disposizioni passeranno sotto la lente della Corte Costituzionale.

L’amicizia tra Amato e Draghi

Come si esprimerà Amato su green pass e obblighi vaccinali? Guardando la storia del neo Presidente della Corte risulta difficile pensare che possa ostacolare l’azione dell’attuale esecutivo. Risulta infatti palese la vicinanza tra Giuliano Amato e Mario Draghi che nel corso del tempo si è consolidata in una concreta amicizia.

In particolare quando a cavallo tra gli anni ’90 e i primi anni duemila, Draghi e Amato remavano nella stessa direzione per portare a termine le privatizzazioni dei grandi asset pubblici italiani. E sempre nella stessa direzione hanno remato entrambi per fare in modo che l’Italia facesse il suo ingresso all’interno dell’unione monetaria, a qualsiasi condizione.

Progetti comuni che li hanno portati ora a condividere due cariche istituzionali di primo piano. Così da una parte Mario Draghi potrà continuare a legiferare sapendo di avere le spalle coperte dalla nuova composizione della Corte Costituzionale.

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