L’ex premier resta uno dei candidati possibili per il Quirinale. Le sue quotazioni sarebbero in risalita ma l’elezione a presidente della Consulta potrebbe non agevolarlo. La prima data utile per l’elezione è il 29 gennaio. Ma tutto dipende dall’attuale capo dello stato che deve fare giurare il nuovo giudice Filippo Patroni Griffi e ricomporre il collegio. Amato vorrebbe che questo non accadesse se non è stato eletto il nuovo presidente della Repubblica.
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Il giudice della Corte costituzionale, Giuliano Amato, non ha ancora abbandonato il sogno di poter diventare il successore di Sergio Mattarella e starebbe lavorando perché nulla interferisca. Nemmeno la Corte costituzionale. Venerdì 28 gennaio scade infatti il mandato dell’attuale presidente della corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio.
Prassi vuole che il suo posto venga preso dal giudice costituzionale più anziano, cioè Amato. Sabato 29 gennaio, quindi, è il primo giorno utile per procedere all’elezione del nuovo presidente. E così era inizialmente previsto. Ma Amato starebbe lavorando, e avrebbe ufficiosamente chiesto, di far trascorrere qualche giorno in più. Soprattutto se si dovesse arrivare a sabato senza che sia stato eletto il nuovo capo dello stato.