Ilary Blasi, confermato: altro che ricco ereditiere. Il fidanzato fino a poco tempo fa faceva lo chaffeur per le ricche straniere che svernavano nelle montagne svizzere

Estratto dell’articolo di Sandro Orlando e Cristina Rogledi per “Oggi”

Quando alla H. Pettenpohl cercano personale, appendono uno striscione all’ingresso. «Si assumono montatori. Contratti a tempo indeterminato. Per informazioni, rivolgersi al signor Bastian

Müller-Pettenpohl». Solo, a trovarlo il giovane palestrato che sembra aver conquistato Ilary Blasi! Perché il figlio del padrone si presenta alle 3 del pomeriggio, e va via un’ora dopo. Sarà anche per questo se negli ultimi anni, in questa storica azienda di perforazioni e scavi per pozzi a Wächtersbach, 60 chilometri da Francoforte sul Meno, di assunzioni se ne sono fatte appena due.

In Italia sono state scritte le cose più inverosimili di Bastian, ma per capire chi è davvero questo ragazzone spuntato dal nulla siamo andati a casa sua. «Può immaginare quanti meeting abbia», esordisce lui per giustificarsi, sapendo che è tutto il giorno che l’aspettiamo davanti al numero 26 della Poststraße, dove i Pettenpohl hanno casa e officina. E poi: «Per ora abbiamo deciso di non rilasciare interviste». Dove sottinteso è: «Io e Ilary». Fine delle comunicazioni.

La storia della sua liaison con l’ex moglie di Francesco Totti ha fatto il giro della valle, qui. Siamo nell’Assia, nel cuore della Germania di Lutero, dei fratelli Grimm e del Romanticismo, ma anche degli immigrati turchi e italiani arrivati negli anni del boom economico, dove i castelli medievali convivono con i shisha bar arabi e le ragazze che portano il velo. L’articolo della Bild-Zeitung che ha rilanciato i gossip circolati in Italia sulla frequentazione dell’«ereditiere delle trivelle» con Ilary Blasi è diventato virale. E basta pronunciare il nome Pettenpohl, perché ti rispondano: «To-t-ti, jaaa! Weltermeister »( campione del mondo, ndr), con rinvio ai Mondiali di Germania 2006. «Ma come ha fatto?». In realtà, però, nessuno pare conoscerlo davvero, Bastian. Neanche i vicini. Chiedi di lui o di suo padre, l’ingegner Gerhard, che a 70 anni è ancora il capoazienda, al titolare del negozio di scarpe ortopediche accanto; ai fisioterapisti del centro al civico successivo; o al turco dell’alimentari di fronte; e la reazione è identica: «Mai visti».

(…)

Bastian, dicevamo, sembra che a Wächtersbach non lo conosca nessuno. E dire che l’impresa della sua famiglia è qui da oltre un secolo. Una piccola realtà dall’attività modesta, a giudicare dai conti: con un po’ più di 2 milioni di euro di fatturato, 16 dipendenti e oltre 500 mila euro di utili nel 2021. Ma anche debiti bancari per circa 1,5 milioni, di cui un milione a breve, cioè da ripagare entro un anno. E poca liquidità in cassa: appena 60 mila euro.

Anche il sindaco, Andreas Weiher, che la sera invita i suoi concittadini a discutere del bilancio comunale, dopo ore passate a rispondere alle domande su come ha speso i soldi l’anno scorso, e come intende impiegarli quest’anno – le finestre delle scuole da sostituire, gli asili nido da ingrandire, le strade da aggiustare – alla fine ammette: «Non li ho mai incontrati, ma non sono più i Pettenpohl di una volta. Qui ci sono centri termali nati grazie ai loro scavi a fine Ottocento. Davanti alla stazione c’è ancora il loro vecchio capannone, il loro nome era il primo che vedeva chi scendeva dal treno. Negli anni Sessanta i Pettenpohl lavoravano anche in Medio Oriente, li chiamavano per trovare l’acqua pure nel deserto. Ma oggi c’è una concorrenza diversa, e le piccole imprese non se la passano bene».

Il cambio è arrivato con l’uscita di scena della signora Helma, la nonna di Bastian, una decina di anni fa. Era stata questa donna energica, pilota d’aereo oltre che manager, ad assicurare lo sviluppo dell’azienda nel dopoguerra, insieme ai fratelli e al marito, Johannes Müller. Dopo la sua morte, i Pettenpohl si sono eclissati.

«Ho l’ordine di non parlare», taglia corto Alexander Wirsing, giovane con cui Bastian ha avviato un’attività per la realizzazione di insegne luminose. A rompere il muro di silenzio è un portiere in frac alla reception dell’Hotel Lorösch di Bad Orb, località termale nelle vicinanze. Il quale racconta di aver lavorato con il nuovo amore di Ilary nella primavera-estate del 2015: «Bastian conosceva il proprietario che ha rilevato l’albergo dal fallimento, Hüseyin Aktas, e lo ha aiutato a farlo riaprire, dopo che si era fatto un’esperienza in Svizzera nella conciergerie di lusso», dice. E in effetti dal 2007 al 2015, cioè dall’età di 21 anni, Bastian risulta aver lavorato a St. Moritz come butler, come nell’ambiente si usano chiamare i maggiordomi.

«I nostri maggiordomi aiutano i clienti nello shopping, ma fanno anche da autisti e sono a disposizione 24 ore su 24, sette giorni su sette», spiega Michael Lehnort, il direttore del Carlton Hotel di St. Moritz, l’unico in Engadina ad offrire un servizio del genere. La prestazione comprende pediluvi e massaggi nella spa, e la preparazione della camera da letto, ed è gratuita per i clienti delle suite dai 1.500 euro a notte. «Sono soprattutto le donne che l’utilizzano», si era lasciato sfuggire Bastian qualche anno fa, in un’intervista ad un quotidiano di Monaco, confermando la sua attività di domestico-tuttofare in quell’Engadina dove si è fatto fotografare con Ilary. «A chiederlo sono per lo più ospiti indiane e arabe, per via delle barriere linguistiche», aveva aggiunto.

«Lui e i Totti giocano in due serie diverse», ti ripetono a Wächtersbach con linguaggio calcistico. Ma nella terra dei fratelli Grimm, di Biancaneve e del Principe Ranocchio, hanno imparato che le favole vanno prese per quello che sono. Con un sorriso, e senza troppe domande.

Intanto, Bastian ha fatto passi avanti nella vita di Ilary: in Trentino lei lo ha presentato alla sorella Silvia e al cognato Ivan. La figlia Isabel, lo aveva conosciuto a St. Moritz, in dicembre. E poi c’è stata la svolta del 3 febbraio scorso, quando Bastian è volato a Roma per essere vicino alla sua compagna nel giorno della terza udienza, il faccia a faccia con Totti per la disputa dei Rolex. La sera, la coppia si è regalata una cena con l’amica Michelle Hunziker, la loro manager, Graziella Lopedota, l’hair stylist Alessia Solidani e Bastian. È questa l’occasione in cui lui, per la prima volta, ha varcato la soglia della mega villa dell’Eur, l’ex casa di famiglia dei Totti, per dormire lì. Una svolta con le relative ricadute nella guerra dei Tottis. Perché ci sono tre separazioni: quella che si disputerà in Tribunale, quella che si gioca sotto la cassa toracica, nel segreto delle emozioni, e quella che ci mostrano loro via social. Una partita a scacchi a chi ne esce meglio mediaticamente.

Alla prima foto di Ilary e Bastian con la famiglia di lei, Totti ha rotto gli indugi e per la prima volta ha pubblicato su Instagram una foto di Noemi. Uno a uno. Ilary ci ha sempre tenuto molto a non passare per la vittima. Piangersi cornuta non è da lei. Totti è cresciuto a pane ed elogi, se non a inchini, e mal tollera le critiche. Guai a guastare la sua immagine facendolo passare per il traditore. Adesso, parrebbe, il re e la regina sono pari.

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