Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
La Polonia è pronta ad ospitare sul proprio territorio armi nucleari qualora la Nato decidesse di schierarle in risposta alle mosse russe in Bielorussia e a Kaliningrad, con le quali il Paese confina.
Lo ha rivelato ieri il presidente Andrzej Duda, da poco tornato dagli Stati Uniti, dove ha incontrato il suo omologo americano, Joe Biden. Un annuncio che ha subito provocato la reazione di Mosca: «Gli occidentali sono pericolosamente sull’orlo di uno scontro militare diretto tra potenze nucleari», ha replicato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, mentre il portavoce del Cremlino ha spiegato che «l’esercito analizzerà la situazione e prenderà tutte le misure di risposta necessarie per garantire la nostra sicurezza».
Proprio oggi il premier Donald Tusk accoglierà in Polonia il primo ministro britannico, Rishi Sunak, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Un incontro che secondo il premier polacco «fa parte della mia missione per ricostruire ed espandere il ruolo della Polonia nelle politiche di sicurezza».
Ma Tusk ha immediatamente cercato di raffreddare le parole sul nucleare di Duda, suo avversario politico, con il quale la convivenza è ogni giorno più difficile. «Ci tengo molto che la Polonia viva in sicurezza e che sia armata il meglio possibile – ha sottolineato –, ma vorrei anche che ogni possibile iniziativa fosse prima di tutto ben preparata dai responsabili».
Tusk ha poi detto di non avere a disposizione sistemi Patriot da fornire all’Ucraina: «Ci sono altri tipi di armi che aiutano nella difesa aerea e noi siamo attivi in questo senso». Anche il governo spagnolo, che ha in dotazione i Patriot, si trova attualmente sotto il pressing degli alleati: «Noi siamo sempre stati accanto a Kiev – ha premesso il ministro degli Esteri, José Manuel Albares –, ma in guerra non è d’aiuto dire con precisione cosa si dà e come».
Russia avverte: “Mondo sull’orlo di scontro diretto tra le maggiori potenze nucleari”
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La Polonia fu la causa della seconda guerra mondiale:
su istigazione degl’inglesi e dei francesi, i polacchi iniziarono la “pulizia etnica” dei tedeschi dai territori germanici ma dati alla Polonia a Versailles proprio per rendere la pace non duratura.
I polacchi nel solo 1939 uccisero 59.000 civili tedeschi, la strage di Bromberg fu particolarmente efferata ed i polacchi promettevano di uccidere tutti gl’abitanti tedeschi di Danzica.
La Germania attaccò e spazzò via i polacchi, due settimane dopo, Stalin si prese l’altra metà della Polonia…
i polacchi non hanno preso lezioni dalla storia e stanno ripetendo gli stessi errori
Il modus operandi degli inglesi è identico allora come oggi, nel Donbass gl’anglo ordinarono di uccidere i cittadini russi, finchè Putin non reagì…
Ora abbiamo di nuovo gli inglesi che stanno sobillando una guerra (atomica) tra europei continentali, con i pavoncelli francesi al seguito ed i polacchi che sognano un mai esistito impero polacco…
dunque si direbbe che la storia si stia ripetendo pari pari