Anche oggi calcio mondiale a lutto a seguito del solito malore improvviso: dopo una settimana di ricovero ci ha lasciato António Pacheco, ex di Benfica e Reggiana

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di António Pacheco, ex centrocampista di grande talento, deceduto all’età di 57 anni. La triste notizia è stata confermata dalla Reggiana, squadra italiana in cui il calciatore ha militato nella stagione 1996/97. Pacheco, che è stato una vera e propria bandiera del Benfica, è morto dopo una settimana di ricovero presso l’ospedale di Portimão, a seguito di un arresto cardiaco che lo aveva colpito improvvisamente mentre si trovava in compagnia degli amici.

La Reggiana, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il suo cordoglio: “Nelle ultime ore è venuto a mancare all’età di 57 anni António Pacheco, centrocampista portoghese che in granata ha collezionato 14 presenze nella stagione 1996/97. Ai suoi cari vanno il nostro pensiero e le condoglianze di tutta l’AC Reggiana”.

La vicenda che ha portato alla scomparsa di Pacheco ha avuto inizio la scorsa settimana, quando il calciatore si è sentito male a Portimão ed è stato urgentemente trasportato in ospedale. Successivamente, è stato trasferito a Faro, dove si trova l’unico ospedale della regione dotato di un reparto di cardiologia. Dopo un temporaneo trasferimento di ritorno a Portimão, le sue condizioni sono peggiorate nel corso del weekend, fino alla triste conclusione.

Oltre al Benfica, Pacheco ha avuto una carriera ricca e variegata, vestendo le maglie di diversi club, tra cui Sporting, Torralta, Portimonense, Belenenses, Santa Clara, Atlético e Estoril. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando squadre come l’Atlético e il Portimonense. La sua esperienza in Italia alla Reggiana è ricordata soprattutto per il gol segnato contro l’Inter il 22 dicembre 1996, un momento culminante di una stagione che ha visto la squadra, all’epoca guidata da Carlo Ancelotti, lottare in Serie A prima di una retrocessione.

Il calcio mondiale perde così uno dei suoi campioni più amati, ricordato tanto per il suo talento in campo quanto per la sua umanità fuori dal rettangolo di gioco. La cerimonia funebre di António Pacheco non è stata ancora fissata dalla famiglia.

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1 comment
  1. Perché non cominciamo a chiamare il “malore improvviso” col suo vero nome,
    “morte improvvisa”. Di malore, è letteratura medica, si guarisce, bene o male, di morte no. C’è una differenza abissale tra le due parole, eppure giornali, scrivono malori. ho letto uno studio di 1 psicologo, l’uomo lo percepisce diversamente e lo filtra come un evento non drammatico. Quindi “Morti improvvise”

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